È mancato solo il tango, che molti si aspettavano echeggiasse nella serata porteña a Milano. Ma c’erano le sue foto al ristorante El Porteño Darsena, appese alle pareti insieme alle scene del gioco del Polo, altra gloria nazionale con il calcio, la Coppa dei Mondiali tra le mani di Lionel Messi.
Fascinosa l’atmosfera, al tempo stesso elegante e informale, europea e sudamericana, che fra arredi importati da Buenos Aires e il suo famoso asado ha avvolto un centinaio di tour operator, stampa e autorità meneghine in occasione della presentazione delle ultime novità della porta d’ingresso all’Argentina.
Un invito di grande empatia, «a viaggiare con la mente e il palato fra esperienze che sono il top e valide tutto l’anno, non solo nella nostra alta stagione, fra ottobre e dicembre», sottolinea il direttore promozione di Visit Buenos Aires Maria Laura Pierini. Che dopo i saluti dell’ambasciatore espressi da Vanessa Di Martino, responsabile della promozione turistica presso la sede diplomatica a Roma, ha continuato: «L’Italia è mercato chiave 2023 per il turismo di lungo raggio, in ripresa del 70% rispetto a gennaio-marzo 2019 e salito al settimo posto, rispetto all’ottavo in tempi pre Covid, per arrivi turistici che, in ambito europeo, sono i più forti insieme alla Spagna».
La destinazione piace, si sa, e Buenos Aires sta migliorando anche rispetto all’annoso problema delle tariffe aeree troppo alte e del numero di collegamenti verso la destinazione che, tuttavia, hanno aumentato la percentuale di occupazione, al 97% in aprile (Anac, 2023).
Le principali compagnie aeree che offrono il maggior numero di voli dall’Italia sono Ita Airways, che registra un recupero del 108% con i suoi 7 voli diretti a settimana da Roma, e Aerolineas Argentinas, che recupera l’occupazione dei voli del 45% (Anac e Mitur 2023), con 5 frequenze settimanali da Roma dal prossimo 9 luglio.
«E per i voli interni, solitamente sempre pieni e difficili da combinare con i collegamenti intercontinentali, ora c’è anche l’ottima compagnia cilena Jet Smart», annuncia Pierini. L’aeroporto internazionale, a 32 km dalla capitale, e quello domestico, nel cuore della città, sono a un’ora e mezza di distanza l’uno dall’altro, traffico permettendo.
«Ma il suggerimento che mi sento di dare è quello di prolungare il soggiorno nella capitale argentina da 2 a 4 notti, scegliendo la propria Buenos Aires, che sia d’arte, cultura, gastronomia», esorta la manager porteña. Come non condividerlo, viste anche le nuove aperture nel settore dell’ospitalità e le nuove attività nella scena culturale. Per non dire della notte, per cui Buenos Aires è famosa, con le tante terrazze di movida.
Al Teatro Colón, gemellato con il San Carlo di Napoli, convivono arte e patrimonio, produzioni internazionali e antiche tradizioni teatrali. Poi le librerie, il cimitero di Evita Peron, le piste guidate alle opere di arte urbana, con graffiti e i murales di Maradona, e ora Messi.
Ai sei quartieri tradizionali se ne sono aggiunti cinque nuovi (dei must go Villa Crespo e Chacarita, accanto al famoso quartiere di Palermo), moderni, dedicati a moda, design, scena gastronomica. Di quest’ultima, Buenos Aires è una delle capitali dell’America Latina, con oltre 7.000 locali tra cui otto ristoranti tra i primi 50. Due poi sono stellati, tra i primi 100 al mondo, come tre bar di Buenos Aires, fra i top 50. Senza dimenticare i piccoli caffè come La Ideal, riaperto dopo 6 anni, un gioiello architettonico frequentato da Jorge Luis Borges e Carlos Gardel, visitato anche da Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones, Yoko Ono e Allan Parker, che vi girò alcune scene del film Evita.
Infine il turismo sportivo, «una parte fondamentale della nostra strategia per promuovere Buenos Aires come destinazione turistica», sottolinea Vanessa Di Martino. Tra gli appuntamenti, attraverso le più grandi attrazioni cittadine, la mezza maratona del 27 agosto e la maratona del 24 settembre, una delle gare più attese del calendario latinoamericano. Eventi di livello mondiale il 5150 Triathlon il 17 settembre e l’Ironman 70.3 il 29 ottobre, e poi calcio, bike racing e tennis, con l’Atp a febbraio 2024.