by Andrea Lovelock | 5 Gennaio 2022 12:50
La variante Omicron ha sconvolto i calendari di fiere e congressi nei primi tre mesi del 2022 sia in Italia che nel resto del mondo.
Resiste Fitur, che conferma l’appuntamento in presenza a Madrid dal 19 al 23 gennaio[1]. Anche Bit resta in presenza, ma invece della tre giorni dal 13 al 15 febbraio, la Borsa Internazionale del Turismo a fieramilanocity sceglie le date primaverili dal 10 al 12 aprile 2022[2].
Per il resto, al momento fiere e congressi vivono una situazione di stand by, con gestori, Pco e organizzatori di eventi costretti a rivedere le date con inevitabili slittamenti almeno per il primo trimestre dell’anno.
Dai riscontri dei principali poli fieristici italiani, arrivano infatti le conferme che si sta provvedendo a un tempestivo riposizionamento di alcuni importanti appuntamenti, soprattutto quelli di richiamo internazionale, per consentire a espositori e visitatori una rimodulazione della loro partecipazione. Particolarmente colpito il settore della moda, che per gennaio e febbraio ha già registrato l’annullamento di sfilate di prestigiose firme come Giorgio Armani e Moncleir.
L’adozione della formula ibrida, poi, non sembra poter compensare il grave danno provocato dalle rinunce e cancellazioni last minute di buyer e seller i quali, vista la recrudescenza della pandemia e le ulteriori restrizioni stabilite dai vari governi con diverse modalità per tamponi e quarantene, annullano le loro presenze, con pesanti ricadute per l’indotto generato da fiere e congressi, a partire dagli alberghi.
Comunque, in Italia, accanto a rinvii e spostamenti di data, come la Fieragricola a Verona spostata da gennaio a marzo, ci sono anche coraggiose conferme come, ad esempio, VicenzaOro a metà gennaio.
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