Allarme varianti, in Portogallo scatta il coprifuoco
Dopo il focolaio di Maiorca, la variante Delta continua a la sua corsa in Europa. Tra i primi Paesi a prendere serie contromisure c’è il Portogallo, dove mercoledì scorso sono stati registrati 2mila contagi in un giorno: la cifra più alta da febbraio. Per questo, a partire da venerdì, è stato imposto il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino in 45 municipalità. Ristoranti e bar sono obbligati ad abbassare le serrande alle 22,30 nei giorni infrasettimanali e alle 15,30 nel weekend. Inevitabili le ricadute sull’industria turistica, che credeva e sperava in una ripresa estiva.
«Nell’elenco dei Paesi in cui le varianti del coronavirus stanno ampiamente circolando e dove l’epidemia sta guadagnando terreno» ci sono «India, Sudafrica e Brasile, ma anche il Portogallo», aveva avvertito Erika Vlieghe, presidente del Gems, il Gruppo di esperti belgi per la gestione dell’emergenza Covid-19, che condanna «il viaggio» come «fattore di rischio significativo».
Per questo la Germania ha già informato la Commissione europea della scelta di imporre nuove restrizioni agli arrivi dal Portogallo. Decisione che ha confermato ciò che da tempo scriviamo: il green pass non è il lasciapassare definitivo per viaggiare in Europa e, sin dalla sua nascita, le eccezioni sollevate dai singoli Paesi sono state la regola.
L’arcipelago di Madeira – che per primo aveva riaperto al travel accogliendo i turisti vaccinati – era stato celebrato dai media come esempio virtuoso di ripartenza e, nonostante la situazione in Portogallo continentale, resta infatti una sorta di “isola felice” dove non vige il coprifuoco e non sono state rafforzate le misure restrittive grazie a al fatto che l’aumento dei contagi è sotto controllo e sono state messe in campo rigide misure di sicurezza.
Intanto in Gran Bretagna, nonostante gli oltre 24mila contagi al giorno e la diffusione delle varianti, si va verso lo stop all’obbligo di mascherina al chiuso dal19 luglio. I dispositivi di protezione individuale diventeranno volontari nella maggioranza degli spazi e non sarà necessario per le persone vaccinate isolarsi dopo un contatto con un positivo. Grande l’allerta nella comunità scientifica, preoccupata – secondo quanto riporta il Guardian – che si di costruiscano “nuove fabbriche di varianti”.
Intanto, dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) arriva una durissima previsione. «Emergeranno altre varianti», afferma Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale dell’agenzia. Oltre alla Delta classica, informa, «è già emersa la variante Delta Plus con un’ulteriore mutazione nella proteina spike. Va tenuta sotto controllo». E l’industria turistica resta in bilico.