Parola d’ordine Centennial e Millennial. Sono i giovani, ovvero i viaggiatori di oggi e domani, ormai al centro delle strategia anche di colossi come Alpitour, che affida a Utravel, società del Gruppo tarata sugli under 30, il confezionamento di prodotti formato young.
Novità dell’anno, che giunge quasi come una reazione alla pandemia, la creazione degli Utravel Club, hotel in Italia e all’estero “in cui ritrovarsi tra ragazzi, fare conoscenza e decidere come scoprire la meta: seguendo i consigli e le attività previste, oppure in completa autonomia”, spiega una nota.
La regia dei viaggi è affidata al “guru”: un coordinatore che guida, assiste, consiglia, anima e coinvolge gli ospiti sulla base delle loro preferenze.
A tre anni dalla sua nascita, Utravel – che ad oggi ha fatto viaggiare 6mila ragazzi in 35 destinazioni – è passata dall’essere una corporate startup di Alpitour World a un brand di riferimento per i viaggiatori sotto i trent’anni. Tra le iniziative di quello che è ormai è un vero e proprio t.o., long weekend alternativi, viaggi evento Utravelz, vacanze in resort all inclusive, crociere, viaggi avventura e la formula “blind”, da cui il progetto ha preso origine.
I neonati Utravel Club incarnano un modello di viaggio ibrido, in cui la voglia di conoscere nuovi amici si unisce alla possibilità di costruire in libertà la propria vacanza con il supporto dei guru, figura che coinvolge, consiglia, supporta, assiste in caso di problemi e anima le giornate degli Utraveler.
Le strutture selezionate sono oggi in tutto 10, con focus sul Mediterraneo, ma l’obiettivo è crescere in tutto il mondo. La prima partenza è a metà marzo per l’Egitto, data già sold out. Ma il calendario è molto ricco e prevede oltre 40 viaggi fino a ottobre.