Alpitour, cinque nuovi hotel di lusso per VRetreats
VRetreats avvia la sua scalata nell’ospitalità di lusso. Dal Tornabuoni di Firenze, ultimo gioiellino della linea up level di Voihotels (Alpitour World), fa un importante annuncio: l’apertura di cinque nuove strutture in luoghi iconici e strategici d’Italia, a Siracusa, Lecce, Olbia, Cervinia e Firenze, appunto. Partita nel 2021 con appena tre hotel di charme, oggi ne conta nove, guadagna popolarità oltreconfine e procede nel suo percorso di sviluppo costante e graduale.
Un business plan che dà ragione ai vertici del Gruppo: con una media AdR di circa 500 euro, la catena ospita per l’80% stranieri e attualmente ha 570 chiavi a disposizione. L’intera divisione hôtellerie – che al momento rappresenta il 7% del giro d’affari Alpi – ha realizzato 134 milioni di fatturato nel 2022 e 1 milione di presenze. Oggi possiede oltre 4.600 camere e punta a 180 milioni di fatturato per il 2023.
Soddisfatto Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour World: «Le nuove acquisizioni sono tutte operative, tranne per il Cervino che aprirà in autunno. Nel 2024 ci aspettiamo che il marchio faccia un ulteriore scatto in avanti sia in termini di fatturato ed ebitda, sia in termini di strutture».
Nel dettaglio, la stagione delle acquisizioni è stata aperta dall’Hotel Roma, storico albergo sull’isola di Ortigia, a Siracusa. Qui è allo studio un progetto di ristrutturazione degli ambienti comuni e delle camere, per restituire all’edificio solennità e fascino. A Lecce, invece, entra in collezione Palazzo Sant’Anna. Muovendosi verso Olbia, vicino a Capo Ceraso, si trova invece il Cala Cuncheddi, resort immerso in un parco di ulivi secolari e alberi di mirto. Ruolo centrale, poi, per il 5 stelle VRetreats Cervino. “Da qui parte – spiega l’azienda – il riposizionamento del brand, finora orientato a city hotels e resort di lusso sul mare”. Per finire l’acquisizione più recente: Il Tornabuoni di Firenze, storico albergo dallo stile rinascimentale, sede oggi della conferenza che ha visto protagonisti Burgio e l’amministratore delegato di Voihotels, Paolo Terrinoni.
È quest’ultimo a snocciolare numeri e progetti legati all’espansione di VRetreats: «L’investimento totale per le nuove strutture supera i 24 milioni nel 2023. Il piano di crescita mira a raggiungere 12 strutture entro la fine dell’anno, ma solo se troveremo le opportunità che sposano la nostra visione».
«Ognuno dei nuovi hotel – prosegue – è stato selezionato per l’anima che custodisce, i dettagli storici e le scelte che hanno orientato le ristrutturazioni: VRetreats è una filosofia, un approccio al business che guarda ai particolari, ancor prima dei numeri».
Da Terrinoni anche una riflessione sul lusso che «non è ostentazione, ma ricerca dell’autentico. Abbiamo l’ambizioso obiettivo di portare il nostro ospite all’interno di città italiane ricche di cultura e metterlo in contatto, anzi in dialogo, con il contesto nel quale la struttura è inserita».
Su questo tema interviene anche Burgio: «Stiamo reinventando il ruolo dell’albergo perché pensiamo di potere accompagnare il turista alla scoperta di posti dell’Italia che sono validi e interessanti, tanto quanto le città più note. Basta pensare che, secondo un’indagine recente, solo il 12% del turismo straniero va a sud di Roma. L’idea è trasferire nell’ospitalità parte del nostro dna da tour operator. Per noi il turista va accompagnato dall’inizio del suo viaggio, fino a quando torna a casa. Con VRetreats proviamo a fare proprio questo: non ci limitiamo a ospitarti al meglio, ma pensiamo anche di proporre un itinerario. Magari creando anche delle interazioni tra le varie strutture».