Il nuovo format dei Bravo Club? Non è una risposta all’arrivo sul mercato di un brand come Valtur, gestione Nicolaus. Né tantomeno allo sbarco nello Stivale di operatori stranieri dai progetti ambiziosi come Kappa Viaggi. Il 2019 del Gruppo Alpitour non promette di essere giocato tutto all’attacco come lo scorso anno, quando in pochi mesi venne chiusa la partita Eden, per non parlare dell’acquisizione del Tanka Village.
Nessuna nuova acquisizione in vista, dunque, a sentire Pier Ezhaya, direttore del tour operating del Gruppo Alpitour, intervenuto alla presentazione delle novità Bravo per l’estate: «Stiamo bene così, anche perché sul mercato – al di là di alcune eccezioni – sono rimaste quasi tutte realtà al di sotto dei 100 milioni di euro di fatturato».
Sembra invece ormai presa la decisione di lasciare procedere in parallelo i prodotti Alpitour e quelli di Eden Viaggi: «L’idea è di farli quasi competere. Per il momento siamo concentrati sull’integrazione che riguarda il back office e la parte finanziaria».
Rientra, dunque, nella normalità anche il rinnovamento del format villaggistico. «È facile sedersi sugli allori quando le cose vanno bene. Noi abbiamo preferito non farlo, del resto il villaggio è una tipologia di prodotto che va continuamente aggiornato ai tempi», sottolinea il presidente del Gruppo Alpitour Gabriele Burgio.
E se la quota di ospiti dei BravoClub trasportati da Neos è in continua crescita, la summer 2019 non vedrà nessun nuovo investimento nemmeno sul prodotto Tanka. «Per adesso abbiamo potuto contare su un periodo di commercializzazione molto più ampio rispetto allo scorso anno, quando entrammo a poche settimane dall’apertura. Per dei veri e propri interventi sulla struttura, però, bisognerà aspettare il 2020. Del resto si tratta di un progetto a 5 anni, e particolarmente complesso. quindi il tempo ci vuole», conclude Ezhaya.