Alpitour, Hirsch e Wise pronti a cedere il 32%
Cambio della guardia in vista per gli investitori del Gruppo Alpitour. Entro l’estate, infatti, si fa più probabile l’uscita dei fondi J. Hirsch e Wise Sgr. che posseggono il 32% delle quote dello storico tour operator. Secondo quando riporta Il Sole 24 Ore, infatti, le quote azionarie dei due private equity, soci ormai da 6 anni del Gruppo, potrebbero presto passare in altre mani vista la prossima scadenza dei fondi d’investimento che hanno concluso il ciclo dei 6 anni (l’entrata è datata 2012). I due fondi avevo acquistato le quote dalla Exor, società d’investimento legata alla famiglia Agnelli.
Il quotidiano economico, inoltre, sottolinea come ci sarebbero già alcuni attori interessati alla cospicua fetta di Alpitour, ovvero altri due fondi di private equity che fanno riferimento agli altri azionisti del tour operator oppure ad ambienti vicini.
Torna insistente, infatti, la voce di un rilancio operato dalla Tip dell’imprenditore Giovanni Tamburi – che lo scorso anno è entrato in Alpitour operando un aumento di capitale di circa 120 milioni di euro – e che potrebbe essere interessato ad aumentare la propria quota azionaria.Tamburi, sottolinea ancora Il Sole 24 Ore, ha ricevuto in cambio il 32% del tour operator (quota uguale a quella che si apprestano a cedere i fondi J. Hirsch e Wise Sgr).
Secondo una lettera dello stesso imprenditore-banchiere inviata ai propri azionisti in occasione del bilancio 2017 di Tip, Giovanni Tamburi avrebbe elogiato i risultati del tour operator: “Lo scorso anno ha avuto un ottimo incremento di redditività (ebitda a 46 milioni, +28,6%) seppur a fronte di un aumento marginale delle vendite (+7,3%). Con il progressivo rinnovo della flotta aerea (il primo dei tre Boeing 787 Dreamliner destinati a Neos è stato consegnato a dicembre scorso) e con altre acquisizioni, da finanziare anche tramite l’utilizzo dei 120 milioni di aumento di capitale. Una di esse, in Madagascar, è stata finalizzata durante la scorsa estate”, conclude la missiva.