Alpitour, i piani di Voihotels: lusso e maxi restyling
Questione di target. E di restyling. Due temi cari ad Angelo La Riccia, direttore commerciale di VoiHotels e VRetreats, la divisione alberghiera del Gruppo Alpitour.
«È stato un anno difficile, ma anche questa volta chiuderemo con il segno “più” – ci racconta – In linea con quanto accaduto nel resto del settore, abbiamo avuto un ottimo advanced booking fino a prima di Pasqua, con il 30% sopra l’anno scorso. Poi un crollo nei mesi primaverili fino a giugno. Nel nostro settore mancano osservatori strutturati, e questo porta ciascun player alberghiero a giocare la sua partita, magari al ribasso con offerte e promozioni per riattivare il business. Noi abbiamo mantenuto la nostra posizione, senza far calare i prezzi; questo fortunatamente ci ha premiati nei mesi di luglio, agosto e settembre. In assenza di un inventario infinito di camere da vendere, non possiamo permetterci sconti importanti. Vendere le camere in promozione significa non recuperare più le entrate».
Il recupero è arrivato «e quindi chiudiamo al di sopra del 2023, che per Voihotels era stato l’anno record. Avremo circa l’8% in più: un buon risultato, considerando che non abbiamo aperto nuove strutture quest’anno».
RISTRUTTURAZIONI DI LUSSO E PROGETTI
Niente strutture nuove, ma ristrutturazioni importanti legate a specifici segmenti di clientela. «Quest’anno abbiamo completato la prima parte del progetto quinquennale di ristrutturazione del Voi Tanka Village, che ha dato una bella spinta alle prenotazioni. Abbiamo ristrutturato il primo slot di camere, quelle luxury dell’area Voi Tanka Selected, con un eccellente riscontro nelle vendite di fascia alta. La conferma di aver intrapreso la strada giusta: se ristrutturi per quel mercato in quell’area della Sardegna il ritorno dell’investimento c’è ed è positivo. Nel 2025 avvieremo la seconda parte dei lavori».
La scorsa primavera «abbiamo rilasciato le nuove camere di Ortigia del VRetreats che ha cambiato nome: l’ex hotel Roma ora si chiama Palazzo Artemide. È un hotel che guarda quasi totalmente al mercato straniero, quindi nella scelta della nuova denominazione abbiamo coinvolto i nostri rappresentanti all’estero. Abbiamo infine optato per un nome greco che rimanda al mito e alla storia. In quello che definirei l’anno zero per questa struttura, il booking ha dato buoni risultati. Ma abbiamo obiettivi ben più ambiziosi».
Per quanto riguarda i VRetreats, oltre alle strutture già operative, «abbiamo alcuni dossier aperti soprattutto in destinazioni che uno straniero visita alla sua seconda volta in Italia, non in mete alla ribalta come Venezia, Firenze, Costiera o Lago di Como. Per noi in quest’ambito rientra Siracusa, così come stiamo portando avanti il progetto di Lecce, con una nuova costruzione».
LINEE DI PRODOTTO
Voihotels ha al suo interno la linea upper upscale VRetreats «con Firenze e Cervino, Venezia, Siracusa e la Costa Smeralda rivolti principalmente a una clientela internazionale amante del bello. Poi abbiamo i Sun&Beach, prodotto più orientato alle famiglie, con formula villaggio all inclusive, animazione classica. All’interno abbiamo strutture più piccole, la linea Essentia, con massimo 150 camere. Cerchiamo di caratterizzarla con un focus maggiormente rivolto al care nella gestione del cliente e nella scoperta del territorio. Non è un format orientato alle coppie, ma alle famiglie che cercano un tipo di esperienza diversa da quella del villaggio, più tailor made. L’analisi della soddisfazione dei clienti premia queste strutture. Per esempio ad Alimini in Puglia, a cinque minuti da Otranto, abbiamo due strutture di linee diverse, con lo stesso mare. Questione di target».
Sul rapporto tra la divisione alberghiera e “mamma” Alpitour, La Riccia spiega: «I Voihotels prima si chiamavano Alpitour World Hotels & Resorts. Negli anni il brand si è ritagliato un suo spazio anche dal punto di vista commerciale: i dati ci dicono che un terzo del business arriva da Alpitour, i due terzi ce li cerchiamo noi sui mercati esteri, sui mercati diretti, e in parte sui mercati elettronici, le Ota».
E intanto cresce l’asset immobiliare: «Abbiamo da poco comprato Arenella. Siamo anche proprietari dei due VRetreats di Taormina, due asset real estate importanti. La formula ideale è sempre avere la gestione separata dalla proprietà, per poter valutare in maniera appropriata se la struttura performa secondo standard di mercato. Ovviamente, laddove la destinazione è premium, essere proprietario permette di giocare un campionato diverso. Semplifica, per esempio, un upgrade di prodotto o la burocrazia nell’avvio di una ristrutturazione».
L’ANNO DEL REBRANDING
Il 2024 di Voihotels ha portato a un altro restyling, o meglio rebranding: nuovo logo, nuovo sito, nuova comunicazione. «Dai primi feedback ricevuti, il ritorno di immagine è stato positivo. Ora abbiamo un brand più fresco, immediato, più moderno, di facile lettura, senza più il logo all’interno. Insomma, più in linea con i nostri tempi. A inizio 2025 partiremo con un nuovo progetto di comunicazione che ci permetterà di valutarlo ancora meglio».
IL RAPPORTO CON LA DISTRIBUZIONE
Infine, la distribuzione, con una scelta di campo fatta un anno fa: «Abbiamo dato l’esclusiva della vendita b2b in Italia ad Alpitour con una sola eccezione. Se un’agenzia di viaggi vuole comprare un Voihotels deve andare da Alpitour o essere già nel circuito Welcome. Così abbiamo un controllo maggiore sulla qualità della filiera e sulla verticale del prezzo; non c’è dispersione di tariffe e commissioni. Lato agenzia, la comunicazione è diretta con Alpi in termini di disponibilità, promo, incentivazione. È più facile accedere al prodotto e alle commissioni. Questa scelta è stata criticata da altri operatori, ma siamo convinti di avere un prodotto di buona qualità e ci stiamo investendo».
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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