«Carissimi colleghi, abbiamo aspettato qualche giorno a mandare questa lettera per evitare di dire cose troppo a caldo oppure troppo scontate, quelle che fanno il titolo, per intenderci, ma che poi non dicono nulla nella sostanza». Ha un attacco schietto e diretto, la lettera aperta al trade diffusa nella serata di giovedì dalle direzioni del Gruppo Alpitour, a firma di Pier Ezhaya, direttore tour operating Alpitour, Giuliano Gaiba, amministratore delegato Eden Viaggi, e Alessandro Seghi, amministratore delegato Press & Swan.
Un messaggio che, senza troppi giri di parole, fa il punto sulle strategie e le risorse messe in campo in questi giorni febbrili dal primo polo turistico italiano per far fronte all’emergenza coronavirus che ha piegato l’intero settore, per poi soffermarsi sulle prossime mosse da adottare, a fianco degli agenti di viaggi, per reagire a quanto sta accadendo.
«Il primo problema che abbiamo davanti – si legge – è trattenere le prenotazioni che avevamo in casa e che i nostri comuni clienti vogliono poter usufruire, pur in questa delicata situazione. Ogni giorno vengono chiusi dei corridoi turistici e ci vengono precluse delle possibilità operative. Il nostro Gruppo ha creato una task force composta dai nostri leader di prodotto e dal nostro vettore aereo per cercare di immettere capacità nei corridoi aperti sapendo che questi possono chiudere senza preavviso».
Il primo risultato di questo team è il seguente:
- «Abbiamo pianificato un terzo volo sulle Maldive in partenza il venerdì sera che sarà disponibile senza nessun supplemento di prezzo per tutti i Clienti originariamente prenotati sulla Repubblica Dominicana, Giamaica, Mauritius, Oman e Phu Quoc per tutto il mese di marzo. Le 4 isole che accoglieranno le riprotezioni sono Brennia e Furaveri, nell’atollo di Raa (entrambi di 5 stelle), Rahaa Lamu nell’atollo di Lamu e Holiday Island nell’atollo di Ari Sud di 4 stelle».
- «Abbiamo acquisito capacità aggiuntiva in Messico che, lo ricordiamo, in questa stagione è libero dal fenomeno alghe e abbiamo riprogrammato il nostro volo Varadero-Montego Bay in Varadero-Cancún, sempre di sabato».
- «Abbiamo aumentato la capacità a Zanzibar».
- «Abbiamo acquisito alle Canarie capacità aggiuntiva dalla Catena Riu per le riprotezioni di Capo Verde».
- «Abbiamo aumentato la nostra capacità Egitto».
«Questo – prosegue la lettera – lo abbiamo attuato per salvare le prenotazioni che abbiamo faticosamente costruito rafforzando i corridoi per ora aperti. Purtroppo non possiamo essere certi che le destinazioni che attualmente sono operative lo resteranno perché avete visto come decisioni repentine, incoerenti e inaspettate si sono rincorse, sovrapposte, smentite. Ma reagiremo man mano e, intanto, dobbiamo agire».
Si passa poi ad analizzare l’altro fronte scottante, quello relativo alle prospettive future di un mercato in caduta libera e alle possibili soluzioni per supportarlo.
«Il secondo problema che abbiamo sono le nuove prenotazioni e per sostenerle siamo persuasi che più di una promozione sul prezzo adesso occorra la flessibilità. Per questa ragione siamo appena usciti con una promozione che – per prenotazioni effettuate entro il 31 marzo su pacchetti con volo charter per tutta l’estate – prevedrà di non applicare le penali contrattuali fino a 14 giorni dalla data di partenza. L’iniziativa coinvolge anche la destinazione Italia e altre direttrici con voli di linea. Non possiamo fare molto per arginare il Covid-19 ma possiamo fare molto per sostenere il settore e le agenzie, i clienti e il mercato; tutto questo nel pieno di questa isteria collettiva e planetaria che sembra trovi ogni ora nuovi modi per complicare il nostro lavoro».
Il passaggio finale si sofferma sugli interventi diretti posti in essere senza clamore dal Gruppo Alpitour nei primi giorni dell’emergenza coronavirus che ha coinvolto il nostro Paese e le destinazioni servite, per andare in soccorso dei clienti impossibilitati a rientrare in Italia a causa delle repentine sospensioni dei voli.
«Ci teniamo a mettervi al corrente anche di un’altra situazione. Anche se può apparire autoreferenziale, non può essere taciuta. Tra venerdì e sabato scorso sono partiti tre voli Neos per Montego Bay e La Romana per andare a riprendere i nostri connazionali rimasti “intrappolati” a causa delle incomprensibili decisioni dei governi di quei Paesi. Tutto normale se non fosse che sono partiti vuoti con un costo straordinariamente importante per la nostra azienda. Analoga cosa è accaduta domenica sera per Salalah in Oman e ieri per Capo Verde. Nessuna istituzione ci ha aiutato o meglio forse ci avrebbe aiutato se non ci fossimo andati e avessimo fatto scoppiare il caso sui media, ma abbiamo preferito non giocare con la fiducia dei clienti e delle agenzie e senza esitazione siamo partiti per riportarli a casa. Un’ennesima prova di come il nostro Gruppo sappia esserci, senza se e senza ma, nei momenti migliori come in quelli più delicati».
E infine un messaggio di fiducia: «Stiamo varando continue contromisure, proposte, promozioni che vi verranno comunicate man mano, volte a contrastare questo periodo e vi vogliamo al nostro fianco in questo intento. Non ci fermeremo a vi aiuteremo a non fermarvi. Questo fa un grande leader che ha la piena responsabilità di un settore. Stiamo vivendo una situazione complicata ma dobbiamo essere forti, lucidi e reagire. Questa crisi finirà. Non sappiamo quando ma finirà. Abbiate fiducia. Tornerà il sole».