Alpitour, nessuno osi separare
ciò che Burgio ha unito

Alpitour, nessuno osi separare <br>ciò che Burgio ha unito
05 Agosto 11:04 2024 Stampa questo articolo

Due offerte sul tavolo e una prospettiva, tutto sommato concreta: quella della quotazione in Borsa. E sullo sfondo la certezza di non “spacchettare” quello che oggi è un unicum ad alto valore. Ad aggiornare il mercato sul futuro societario di Alpitour World è colui che ne detiene la maggioranza, ovvero Giovanni Tamburi, presidente di Tip – Tamburi Investment Partners. L’ultima copertina di Capital la dice lunga: il suo mezzo busto svetta affianco a quello del partner e amico Gabriele Burgio, presidente di Alpi. Il magazine di Class Editori, che fa capo a Milano Finanza, ospita un’intervista a entrambi, figure-simbolo del “Fare Sistema in Italia”, titolo del terzo saggio di Tamburi edito proprio da Mf.

Alla domanda sul “suo” Gruppo turistico, il numero uno di Tip è netto: «Alpitour è di per sé un operatore di sistema, perché è l’unico Gruppo italiano veramente integrato e di dimensioni europee, nel turismo. Trovare soci per il tutto non è facile perché si tratta di un Gruppo molto articolato, che sarebbe più facile cedere a pezzi, ma che ha un notevole valore proprio perché composito. Oggi abbiamo due offerte. Se troviamo il socio giusto, saremmo felici di rimanere soci, anche con una quota importante. Se però le offerte non fossero adeguate al valore dell’unicum che rappresenta, cosa ci sarebbe di meglio di una Ipo per un Gruppo che identifica così bene l’italianità?».

Capital-Tamburi-BurgioNessuna intenzione, dunque, di separare ciò che Burgio ha unito, né di svendere. L’intenzione di valorizzare le quote, avviata circa un anno fa affidando l’operazione a Goldman Sachs resta in piedi, ma – lascia intendere ancora una volta Tamburi – non c’è alcuna fretta di concludere.

L’andamento dell’azienda, gli ostacoli e le prospettive di sviluppo, sono ben chiariti nell’intervista rilasciata da Burgio. Alla domanda su quali siano le attese per il 2024, il capo di Alpi non cela alcuni «fattori negativi», come gli scontri a Gaza che «hanno allontanato gli interessi di tante famiglie a frequentare l’Egitto», l’incertezza sul dollaro, il caro carburante e «l’aumento generalizzato dei prezzi legato all’inflazione» che ha frenato il cliente invernale, orientato a destinazioni più lontane. «Tutto ciò – afferma – ha fatto sì che nel 2024 si sia attenuata quella che potremmo definire la follia del 2023».

In generale, spiega il presidente, oggi «c’è più last minute e quindi c’è ancora molto di prenotabile. In linea di massima, c’è meno eccitazione, eccetto nella nostra catena di vacanze e alberghi di lusso dove il 90% dei clienti è straniero». Fronte outgoing, sottolinea, «siamo sempre alla ricerca di destinazioni. Per il prossimo inverno proponiamo Cartagena in Colombia, che sarà raggiungibile direttamente con un volo Neos, e un’altra destinazione dove siamo già presenti e torneremo a investire è la Repubblica Dominicana, favorita da un governo molto proattivo e moderno: sono stati i primi a riaprire dopo il Covid. Qui lanciamo Miches, dove sta sorgendo un nuovo polo turistico con l’obiettivo di aprire sempre nuove destinazioni e portare sostegno alla popolazione locale attraverso uno sviluppo responsabile del turismo. In programma c’è anche una nuova apertura nel sud del Madagascar. Si tratta di un progetto in un territorio vergine che stiamo seguendo assieme al governo locale, ma richiede tempi di realizzo molto più lunghi, diciamo almeno tre anni».

Fondamentali gli asset alberghieri e il loro posizionamento in fascia alta con il brand VRetreats della catena di casa Voihotels. «Ci piacerebbe arrivare ad averne 12. Oggi ne abbiamo già otto e altri due hotel sono alla firma per l’acquisto», anticipa. Ottimista, infine, sul futuro del Gruppo: «Se riusciamo a fare quello che ci siamo proposti, l’azienda sarà completamente trasformata nei prossimi due anni. Anche grazie alla grande metamorfosi tecnologica in arrivo», con il supporto di strumenti all’avanguardia come l’intelligenza artificiale sotto il cappello di AlpiGpt.

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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