Alpitour, operazione sostenibilità. E le vendite decollano
Il profilo del nuovo volto di Alpitour World si descrive in poche parole-chiave che declinano le strategie 2023, tanto sul fronte comunicazione e del marketing, quanto in fatto di distribuzione e vendita. E dunque: posizionamento dei marchi, consolidamento dei rapporti con le agenzie di viaggi e sostenibilità.
La nuova identità visiva lanciata a fine anno comincia a dare i suoi frutti, come spiega Tommaso Bertini, head of corporate e t.o. marketing del Gruppo: «Abbiamo dato vita a un cambio epocale legato al nuovo posizionamento di Alpitour che poggia sulla sostenibilità, sulla centralità delle persone e sulla tecnologia. Un cambio di passo per riaffermare un marchio, il gabbiano che si evolve nel segno dell’infinito, che vanta già un 78% di riconoscibilità e popolarità tra la gente, secondo una ricerca che abbiamo fatto realizzare per capire qual è la percezione di Alpitour tra la gente».
Ma il presidio del mercato passa anzitutto attraverso i brand: «edenviaggi con prodotti rivolti a chi ama il viaggio no frills, ma comunque di qualità, con un dinamismo nell’offerta che consente risparmi di tempo e di costi. Marchio, questo, attraverso cui la prossima stagione contiamo di fare grandi numeri perché si rivolge a un target in forte crescita che è quello di viaggiatori individuali senza bambini. Altro brand di riferimento è Turisanda1924 con il quale intendiamo presidiare e consolidare il segmento d’alta gamma, con linee di prodotto dedicati al cliente premium. In tal senso, questa stagione sarà una cruciale tappa d’avvicinamento al prestigioso anniversario dei 100 anni di questo marchio, terzo tour operator più anziano in Europa con un prestigio storico riconosciuto dalle adv e dai clienti».
Il quadro del marketing si completa con i massicci investimenti in sostenibilità di Alpitour: «Lanceremo a breve – anticipa Bertini – un progetto di mappatura delle nostre strutture Bravo secondo parametri di sostenibilità e responsabilità sociale identificati con partner esterni che stanno provvedendo alla certificazione dei singoli resort. L’intera operazione verrà presentata prima dell’estate e sarà una delle prove tangibili dello sforzo del nostro Gruppo su questo tema, che è sempre più sentito dai viaggiatori, dai nostri clienti».
Un’operazione che segue quella, colossale è altrettanto etica, del sostegno triennale al Museo Egizio di Torino e determina la decisa svolta del Gruppo nel segno della responsabilità turistica e sociale.
Eguale impegno e determinazione nella distribuzione del prodotto Alpitour, come ci ha illustrato nel dettaglio il direttore commerciale Alessandro Seghi: «Abbiamo inaugurato il nuovo anno con l’operazione Infinity Summer, un calendario di incontri sul territorio in 40 tappe, da fine gennaio a fine marzo, previste sia in grandi città che in provincia e in tutta Italia per presentare tutte le nostre attività, i nostri prodotti e ascoltare anche le istanze delle adv. Abbiamo voluto avviare operazioni più capillari per illustrare un’offerta che quest’anno riporta numeri incredibili come i 500mila posti volo messi a disposizione nelle varie destinazioni programmate con operazioni charter, ovvero una capacità aerea mai avuta fino ad oggi. Capacità che, da aprile in poi, si triplicherà. Facciamo questo sforzo perché le agenzie di viaggi, ora, hanno bisogno di prodotto sullo scaffale, ovvero di avere a disposizione il maggior numero possibile di soluzioni di viaggi e vacanze. Una necessità che nasce da un inizio d’anno che, dal punto di vista commerciale, presenta dati molto superiori alle aspettative rispetto ai flussi di clientela in agenzia: basti pensare che nelle ultime due settimane, a cavallo tra fine gennaio e febbraio, abbiamo registrato il record di vendite settimanali e giornaliere di sempre con pratiche per 40 milioni di euro in una sola settimana relativamente al segmento individuale».
Un fenomeno che Seghi spiega così: «C’è una grande richiesta legata a una coda invernale per le partenze di aprile e l’altra relativa alle prenotazioni estive, con un corto raggio che partirà prima, da Grecia a Tunisia, con il via a metà maggio, compreso il mare Italia. Le stesse adv ci confermano che, da metà gennaio ad oggi, c’è una enorme affluenza di clienti nelle agenzie che si informano e soprattutto prenotano».
«Sul prodotto – spiega Seghi – l’impegno nella destagionalizzazione premierà un po’ tutte le linee di prodotto sul lungo raggio, dal Giappone all’Australia, agli States».
Di particolare interesse anche l’approccio che Alpitour intende consolidare nei rapporti con le agenzie di viaggi: «Anche quest’anno nella interlocuzione con la rete distributiva adotteremo i modelli tradizionali, ovvero rapporti diretti con le singole agenzie e con i network ben distribuiti sul territorio. Il modello di distribuzione è tutto impostato sulla componente strutturale che è quella della commissione d’uso, alla quale abbiamo aggiunto dei sistemi di incentivazione su base trimestrale per creare obiettivi raggiungibili per le adv e, riguardo al verificarsi di una concentrazione di vendita su destinazioni da noi indicate, permettono di accedere alle over commission. Di fatto abbiamo mutuato quello che avviene della grande distribuzione. Alle adv, ovviamente, non chiediamo di pre acquistare il prodotto, ma di concentrarsi sulla promozione e vendita di certi prodotti in determinati periodi da noi segnalati. E le adv ci seguono, fatturando anche 30-40mila euro in particolari operazioni».
E riguardo all’attività a sostegno del prodotto e all’interlocuzione con le agenzie, Seghi tiene a sottolineare: «All’inizio di maggio inizieremo a focalizzarci su una serie di incontri con le adv per il segmento gruppi per alimentare il trend degli incentive e delle convention, che da qualche mese sta tornando a crescere. Sono sicuro che anche in questo ambito possiamo fare numeri importanti».