by Gabriele Simmini | 15 Giugno 2021 7:00
Un’estate a due velocità: il mare Italia che corre e raccoglie prenotazioni a tutto campo; l’estero che riparte lentamente, ma che è pronto al grande salto e attende buone notizie sul fronte delle riaperture. È la fotografia scattata da Alessandro Seghi, direttore commerciale trade del gruppo Alpitour, che si dice fiducioso riguardo l’outgoing, soprattutto in vista delle prossime settimane.
«L’estate al momento vive di una certezza – Baleari, Canarie e Grecia – e di una speranza con la s minuscola, ovvero la pronta riapertura al turismo di destinazioni fondamentali per il mercato come Usa, Maldive ed Egitto. Questo potrebbe avvenire già da agosto e in quest’ordine», sottolinea il manager, che rincara la dose rispetto agli appelli lanciati da Astoi[1] (anche rispetto al discrimine tra compagnie aeree e t.o.) e da numerosi player del settore sulla necessità di ampliare il ventaglio delle destinazioni raggiungibili per turismo.
«Le vacanze in Italia sono certamente una buona notizia e un volano importante, ma i viaggi all’estero sono un tassello essenziale per l’industria del travel e nelle scelte degli italiani: non si può pensare che il nostro mercato sia autosufficiente lavorando solo dentro i confini nazionali».
AGOSTO SPARTIACQUE? Così, se la curva del booking per l’Italia vive una grande fase di crescita, quella dell’outgoing è necessariamente partita con timidezza, ma «più andremo avanti, più ci sarà apertura e informazione, e più ci sarà desiderio di andare all’estero. A un certo punto – ipotizza Seghi – saturato il mare Italia, fenomeno già in essere, aumenterà la velocità di prenotazione per l’outgoing, che già in questi giorni sta registrando un aumento verticale. La curva italiana si piegherà e ci sarà un impennata dell’estero: le Canarie saranno scelte durante tutto l’anno, mentre Baleari e Grecia avranno risultati sorprendenti anche per la coda della summer».
Ma è sul ritorno di Usa, Maldive ed Egitto che si gioca una battaglia fondamentale per la ripresa del settore, perché tutto graviterà attorno a due variabili, «il tema dell’accesso per i vaccinati italiani e quello degli accordi bilaterali tra governi per poter viaggiare verso queste mete per motivi turistici. Anche perché appena ci saranno delle nuove aperture sono convinto che ci vorrà pochissimo tempo per lanciare le destinazioni e riempire i voli. L’Egitto, in primis, è un prodotto unico per rapporto qualità/prezzo, capacità delle strutture e riempimento dei charter che manca tanto al nostro settore».
Baleari, Canarie e Grecia, invece, sono tre destinazioni «aperte e raggiungibili che hanno creato tutti i presupposti per dar eseguito a una stagione estiva molto regolare. Su queste tre mete Alpitour ha programmato rotazioni charter – quasi tutte con Neos – che sono ormai rodate e pienamente attive e che hanno beneficiato anche del successo di Yes We Can. Con i pacchetti Covid tested per le Canarie[2] da fine marzo abbiamo rimesso in moto il pensiero di poter partire all’estero per turismo e di poter vendere questo prodotto», ricorda Seghi.
LE FAMIGLIE TORNANO ALL’ESTERO. Significativo è, infatti, il trend delle pratiche: «Quest’anno il numero medio di passeggeri per pratica su Grecia, Baleari e Canarie è quasi identico al 2019 con più di 3 pax per pratica: vuol dire che i numeri iniziano ad essere importanti e che le famiglie stanno prenotando quasi a livelli pre Covid – evidenzia il direttore commerciale – In media, le tre aree vedono prenotazioni che vanno da una durata media da 10,3 giorni (Baleari) a 12,2 giorni (Grecia), ma con una forte polarizzazione tra le settimane centrali di agosto e l’acquisto sotto data».
C’è grande concentrazione su questi due comportamenti d’acquisto, quindi, ma per Seghi anche queste medie si stabilizzeranno nel corso delle prossime settimane. «Non c’è ancora un disegno chiaro su quali siano i prodotti più venduti perché stiamo vedendo di tutto in questo periodo – hotel generalisti, villaggi, strutture luxury e appartamenti – una stratificazione che il nostro Gruppo riesce a coprire molto bene grazie ai tanti brand e alla varietà di soluzioni che ci permettono di raccogliere tipologie di clienti di ogni target».
LE INIZIATIVE COMMERCIALI, MA NON SOLO. Proprio per venire incontro alle esigenze della nuova normalità dei viaggi – fatta di ampia flessibilità, cambi di rotta repentini e maggiori garanzie – Alpitour ha messo in campo una raffica di iniziative per rispondere alle esigenze del turista e del target delle famiglie prima di tutto. «Abbiamo prolungato tutta la componente promozionale per le famiglie fino alla fine di maggio, anche per rispondere a un mercato che si è mosso più sotto data rispetto al passato – ricorda Seghi – Ci siamo inventati sistemi assicurativi nuovi come Top Booking Covid, che copre soprattutto la parte durante e post rientro della vacanza ed è tarata sulle richieste di garanzia legate al Covid. Prevede polizze facoltative con un costo unitario molto basso (da 9 euro di partenza a persona) e circa l’85% dei passeggeri che ha comprato vacanze all’estero ha sottoscritto queste soluzioni».
Inoltre, Alpitour ha stilato una vera e propria mappa informativa per le agenzie che indica quali sono le strutture all’estero che prevedono la possibilità di effettuare il tampone tra le loro mura. In caso contrario, infine, la mappa seleziona e comunica tutti i centri in prossimità del soggiorno dove poter effettuare i test rapidi o molecolari.
Altre due iniziative sono Alpitour è con te, una promo inserita in tutte le pratiche per l’estero che dà la possibilità di cancellare prima della partenza senza penali sulla quota volo e soggiorno; e l’ultima arrivata “Go Vax, be Flexy“.
«Questa promozione – inserita su tutte le pratiche con volato Itc e su tutte le destinazioni, Italia compresa – permette al cliente che deve effettuare la prima o seconda dose di vaccino anti Covid di poter spostare la data di partenza se la somministrazione deve avvenire durante le vacanze. È possibile spostare la prenotazione entro 14 giorni prima rispetto alla data di partenza o entro i 14 giorni successi al ritorno già confermato. È una risposta all’incertezza che vige in alcune regioni d’Italia sulla data di vaccinazione o su quella del richiamo ed è anche un aiuto alle agenzie che ci hanno fatto notare come moti clienti tardassero a confermare proprio in attesa di queste informazioni», conclude Seghi.
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