Altamer, il resort che unisce arte e sostenibilità ad Anguilla
Progettato dal famoso architetto Myron Goldfinger, l’Altamer Resort, affacciato sulla Shoal Bay West, è stato costruito nel 1997. Comprende quattro ville per un totale di circa 4.700 metri quadrati e un centro conferenze.
È stato acquistato nel 2014 da Time Equities, Inc. (Tei), un’azienda di investimenti immobiliari che detiene nel proprio portafoglio quasi 10 km quadrati di proprietà residenziali. La sede si trova ad Anguilla dove il direttore generale Preston Brooks insieme al suo team gestisce il resort.
Le quattro ville, Perla delle Antille, Petit Topaz, Diamante Blu e Zaffiro Africano, hanno una vista mozzafiato sull’oceano e sono caratterizzate da un’insolita struttura geometrica. Offrono servizi di alto livello, come il maggiordomo personale, centro fitness, campi da tennis e, per coloro che desiderano anche lavorare, connessioni a banda larga e wireless.
Attenti alla sostenibilità nel tentativo di sostenere l’ambiente naturale e gli ecosistemi di Anguilla, Altamer resort è impegnato ad esplorare le risorse naturali, a ridurre le spese e gli sprechi e a concentrarsi ulteriormente sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Per la sicurezza in caso di uragani, la società ha lavorato instancabilmente per approntare alcune misure preventive come l’installazione di finestre e porte esterne resistenti agli uragani Cat 5, ringhiere di vetro aggiuntive su tutte le finestre per la protezione dalle sovratensioni e trasformatori elettrici.
Inoltre, l’Altamer ha ospitato dipinti e installazioni contemporanee della collezione personale di Francis Greenburger, presidente e amministratore delegato di Tei. Da segnalare un’opera di Remy Jungerman, che ha rappresentato i Paesi Bassi alla Biennale di Venezia 2019, è la prima tela sagomata di Justine Hill, una tecnica grazie alla quale è diventata famosa.
L’Altamer resort per la sua particolarità ha attirato l’attenzione anche di Martin Scorsese che lo ha descritto nel suo film Wolf of Wall Street.