Il primo percorso è presentato come un vero e proprio reportage etnico. In Papua Nuova Guinea, infatti, accanto all’aspetto antropologico e quindi legato ai riti e alle leggende del passato tribale di questa arcaica civiltà nata lungo il fiume Sepik, si dà grande spazio a quello naturale e paesaggistico, con l’attraversamento di aree fluviali e collinari e l’avvistamento di avifauna e animali endemici del territorio, con birdwatching dell’uccello del Paradiso, simbolo nazionale.
Nell’itinerario, anche le “Isole dell’Amore”, così come vengono chiamate le Trobriand, meta esclusiva per conoscere i riti legati all’uso del Kula, ancora oggi praticato, che è uno scambio simbolico e cerimoniale di doni realizzato tra le comunità etniche in reciproca visita da un’isola all’altra. In questo tour si assisterà anche al più grande evento nazionale, il “Mt. Hagen Cultural Show Festival”, noto come “Sing Sing Festival”, che si festeggia per due giorni consecutivi.
Anche il viaggio in Groenlandia è un’opportunità unica per scoprire una delle poche zone polari incluse tra i patrimoni mondiali dell’Unesco. Un’avventura alla scoperta degli antichi insediamenti, della cultura e delle tradizioni dei popoli che abitavano l’isola.
Sulle orme delle antiche tribù Inuit si raggiunge poi Sermermiut, dove è possibile apprendere come questa popolazione viveva prima dell’arrivo degli europei. Nel mese in cui si sviluppa il viaggio, si possono anche avvistare le balene, che passano l’estate nella Disko Bay, e quando la luce del sole si abbassa, si gode di un paesaggio che, spesso, solo le terre artiche sanno regalare.
«Questi due itinerari sono rappresentativi della nostra identità e voglia di continuare a scoprire i luoghi più esclusivi del pianeta – dice Igor Zani, general manager di Altreculture – Con i nostri viaggi studio cerchiamo di selezionare destinazioni, luoghi, culture per arricchire costantemente le nostre proposte».