Amazon ci riprova con il travel, accordo con Booking
È una partnership a tempo, ma potrebbe essere la rampa di lancio per un nuovo assetto tra giganti dell’ecommerce. Pochi giorni fa, Amazon e Booking hanno stretto una partnership tutta centrata su una promozione (valida fino al 14 luglio 2019 e per ora solo in Germania e Austria, ndr) che punta su pricing aggressivo e sul rimbalzo dei clienti tra le due piattaforme. L’accordo abilita, infatti, gli utenti Amazon Prime a ricevere lo stato di Genius su Booking.
Attraverso questo partnership gli utenti Prime non solo potranno accedere agli sconti dedicati allo status di Genius della Ota (minimo 10% di sconto), pagando quindi una tariffa inferiore a quella del sito dell’hotel, ma riceveranno anche il 10% di credito su ogni prenotazione effettuata da consumarsi sul prossimo viaggio.
Una nuova strategia, quella di Amazon, che fa tesoro dei tentativi effettuati (e falliti) dal colosso Usa di entrare nel settore del turismo tra il 2014 e il 2015 con i servizi Amazon local, Amazon destinations e Amazon travel.
Dal 2018, infatti, il colosso di Seattle ha deciso di puntare sulle partnership con catene di hotel (promozioni dedicate e offerte con Accor, Alexa for Hospitality con Marriott per esempio) e ora anche con le Ota.
In questo modo Amazon punta a mettere a valore il suo immenso portafoglio globale di clienti, portandolo in dote ai big player del travel e dell’ospitalità. Non è da escludere, però, che questa ulteriore intermediazione della vendita di camere e viaggi non sia il primo passo di una scommessa più grande per il Gruppo guidato da Jeff Bezos: ovvero l’ennesimo tentativo di entrare nel settore.