Ambiziosa Dubai, Kazim: «Saremo la prima meta al mondo»

by Giampiero Moncada | 14 Maggio 2024 14:30

Con 17,15 milioni di turisti nel 2023, Dubai ha rispettato la tabella di marcia stabilita quando nel 2014 aveva annunciato di voler diventare “la meta turistica più visitata al mondo”. Un bel titolo, come ammette Issam Kazim, ceo di Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing, volto di questo progetto che procede a ritmi molto sostenuti grazie al «duro lavoro di molte persone e alla realizzazione di 168 diversi progetti». Lo abbiamo incontrato e intervistato nel corso dell’Arabian Travel Market 2024[1].

CAMBIO DI MENTALITÀ

Su quali asset punta oggi l’Emirato? «I dati rivelano che molti visitatori sono già stati a Dubai e decidono di tornare. Sono i nostri migliori ambasciatori perché riescono a parlare per esperienza diretta con i loro amici e parenti, invogliandoli a visitarci. E sono sempre di più quelli che decidono di trasferirsi qui per la qualità della vita», fa sapere Kazim. Che a questo proposito aggiunge: «Vogliamo diventare una delle città più salutari del mondo. Per volontà del principe ereditario, portiamo avanti un’iniziativa chiamata “30 per 30”: fare trenta minuti di attività al giorno per trenta giorni. Un’idea che si è sviluppata negli ultimi cinque o sei anni e intorno alla quale è stato creato un festival. Per la settimana della sostenibilità abbiamo chiuso la strada principale per consentire alla gente di uscire a correre la mattina presto e sono in migliaia a farlo. La mentalità sta cambiando». Non solo lusso e viaggiatori altospendenti. L’offerta di Dubai evolve anche in tal senso. E Kazim ne è consapevole. «Per puntare sui budget traveller bisogna comprenderne le esigenze – dichiara – Il prodotto c’è già e c’è sempre stato. La comunicazione deve invece adattarsi a questo specifico target, interessato ad esempio alle esperienze culturali legate al patrimonio artistico».

DISTRIBUZIONE OMNICANALE

Riguardo alla distribuzione, la chiave di volta è certamente l’omnicanalità: «Da tempo – ragiona Kazim – non abbiamo più un approccio uguale per tutti i mercati. E lavoriamo a stretto contatto con la distribuzione. Così come non abbiamo una comunicazione standard. Dobbiamo trovarci laddove sono i nostri clienti. C’è una grossa fetta di utenti che si muove online e lì prenota; ma è altrettanto importante quella fetta di turisti che si rivolge alle agenzie di viaggi tradizionali. Sta a noi, poi, assicurarci che l’intermediazione preservi il suo valore. Per questo portiamo il trade nella nostra città in modo che possa conoscerci bene, vivendo un’esperienza in loco in prima persona. C’è una grande differenza tra leggere e documen- tarsi a distanza, rispetto a toccare con mano la meta che si venderà».

Endnotes:
  1. Arabian Travel Market 2024: https://www.lagenziadiviaggimag.it/serviva-latm-di-dubai-per-certificare-la-ripresa-del-travel/

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