by Giorgio Maggi | 5 Luglio 2019 12:08
American Airlines non molla la presa sul mercato italiano e dopo l’apertura del Bologna-Philadelphia di inizio aprile, dal 1° giugno ha introdotto il Boeing 777 sui voli in partenza da Malpensa per Miami.
«In questo modo – ha detto Angelo Camilletti, manager sales Sud-Est Europe del vettore statunitense durante il tradizionale appuntamento estivo a Milano con i principali partner del trade – potranno beneficiare della nostro Premium Economy tutti i passeggeri in partenza sia per New York Jfk che la Florida». Da Roma Fiumicino, invece, la classe è disponibile sui voli verso Dallas e Chicago, mentre da Venezia su quelli verso Chicago.
Ma l’upgrade su Malpensa non rappresenta che l’ultimo investimento in ordine di tempo della compagnia americana, che negli ultimi tre anni ha lanciato un volo all’anno dalla penisola. «Del resto, il mercato italiano durante la summer rappresenta il secondo a livello europeo per i collegamenti con gli Usa – ha aggiunto Roberto Antonucci, director Europe e offline sales nell’area Emea del vettore Usa – Per questo continuiamo ad investire, allungando ad esempio la durata del Roma-Dallas». L’idea, infatti, è quela di far diventare annuale il collegamento.
Buone notizie arrivano anche dal recente Bologna-Philadelphia, «anche se qui bisogna lavorare ancora molto sulla brand awareness di una città come Bologna presso il pubblico a stelle e strisce», sottolinea Antonucci. Tutte da stabilire poi, le prossime aperture del vettore in altri aeroporti della penisola, subordinate tra le alte cose all’entrata in flotta degli Airbus A321. Sotto la lente di ingrandimento, sembra di capire, ci sarebbe qualche aeroporto del sud Italia, con forse Napoli in pole position.
A livello globale, mentre si pensa a come essere pronti quando torneranno a volare i 737 Max[1] («ho l’impressione che il blocco andrà oltre l’autunno», ha spiegato Tom Lattig, managing director Emea sales della compagnia), la compagnia investe anche sul segmento business travel con l’apertura in questi mesi di cinque lounge dedicate nuove di zecca a Dallas, Chicago, New York, Miami e Los Angeles.
Infine, il capitolo Ndc. «Si tratta del futuro, inutile negarlo. E sarà un grande vantaggio anche per le agenzie di viaggi», è l’idea di Antonucci. Ma mentre negli Usa ormai oltre il 50% delle prenotazioni viene veicolato dal nuovo protocollo Iata, in Europa la ricerca di partner (tmc, aziende e agenzie di viaggi) è in mano agli “alleati” di Iag. «In Italia abbiamo già parlato con due o tre network, credo che non mancherà molto ai primi annunci di partnership».
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