American Express: «Piena ripresa del Mice già nel 2023»

21 Ottobre 13:11 2022 Stampa questo articolo

Come nel leisure anche per il settore della meeting industry tornerà il sereno prima del previsto, con un significativo aumento dei congressi ed eventi in presenza: è quanto predice l’ultima edizione dell’American Express Global Meetings and Events Forecast presentata nei giorni scorsi. Uno studio condotto intervistando oltre 580 manager del settore meeting & event, che già dal 2023 hanno previsto un recupero pari al 67% delle riunioni e congressi in presenza che si registravano nel 2019, ultimo anno pre pandemìa.

“Questa previsione – si legge nella nota a margine dell’analisi Amexco – riflette una rinnovata comprensione del valore di riunioni ed eventi in presenza e del ruolo fondamentale che svolgono nella costruzione della cultura aziendale e nella guida del business”.

Il Global Meetings & Events Forecast 2023 indica in un arco temporale di soli due anni il ritorno ai livelli pre Covid per tutta la meeting industry  con una la spesa complessiva del settore  che tornerà a crescere già dal 2023. «Questa previsione riflette una rinnovata comprensione del valore di riunioni ed eventi e del ruolo fondamentale che svolgono nella costruzione della cultura aziendale e nella guida del business – ha commentato Gerardo Tejado, direttore generale American Express meetings & events – E tra l’altro si rileva che il settore ha tratto costruttive lezioni in questi due anni pandemici, inducendo molti operatori ad apportare cambiamenti positivi, anche in settori come tecnologia, benessere, sostenibilità e inclusività».

Sempre secondo quanto emerso dalla ricerca, le riunioni interne alle aziende continueranno ad essere una priorità più alta rispetto a prima della pandemia, poiché le organizzazioni vedono le interazioni faccia a faccia come la chiave per migliorare la produttività, connettere i team delle aziende e attrarre i migliori talenti.

Ma gli intervistati prevedono che le riunioni  in presenza e il numero di partecipanti all’evento aumentino costantemente in ogni regione del mondo, fino a toccare – in certi casi – una prevalenza dell’87% sulle riunioni in streaming. Inoltre, solo il 32% delle riunioni interne dovrebbe svolgersi nella proprietà aziendale, mentre il 40% dovrebbe svolgersi in una città diversa dalla sede dell’azienda e nel 45% dei casi dovrebbe prevedere almeno un pernottamento per i partecipanti.

Quindi, dopo due anni di incontri ibridi o riunioni in remoto, entro soli due anni si tornerà alla classica formula dei congressi in presenza, anche se con un numero di partecipanti inferiori rispetto ai grandi numeri pre pandemìa. Gli intervistati hanno anche espresso una crescente stanchezza virtuale.

La fiducia per il pieno rilancio della meeting industry in presenza fin dal prossimo anno è stata riscontrata maggiormente tra gli opinion leader del Mice negli States e in Europa, dove rispettivamente solo il 29% e il 33% ha indicato una crescita dei meeting ibridi.

Infine, un cenno doveroso al concetto di sostenibilità, sempre più presente nei programmi Mice: ben l’80% degli intervistati dai ricercatori di American Express ha confermato che i temi della sostenibilità dominano l’organizzazione di eventi e congressi, al punto che le principali linee-guida nelle pratiche congressuali riguardano soprattutto la riduzione dell’utilizzo della carta (22%), risparmio energetico e riduzione dei rifiuti (19%) e contrattazioni per i servizi solo con fornitori ecologici (18%).

L'Autore