American segna ricavi record. Ma soffre le rivali Usa
American Airlines si prepara, insieme alle altre big Usa, a fagocitare il mercato statunitense nel 2025. Intanto, però, il titolo soffre in Borsa, nonostante ricavi trimestrali e annuali record, dopo una guidance debole che contrasta con quelle di Delta Air Lines (che prevede il miglior anno della sua storia) e United Airlines. Le “tre sorelle” americane, nel frattempo, puntano forte sulle connessioni con l’Italia.
PREVISIONI DEBOLI, SOFFERENZA IN BORSA
Il vettore texano prevede un utile annuale adjusted in una forchetta tra 1,70 e 2,70 dollari, con il punto medio a 2,20 dollari ben al di sotto del consensus a 2,42 dollari. Inoltre, per l’attuale trimestre, prevede una perdita superiore alle attese degli analisti. A pesare è il calo della domanda dei viaggiatori corporate, frutto ancora di una politica commerciale sbagliata che ha portato, nei mesi scorsi, alle dimissioni del direttore commerciale Vasu Raja.
Al contrario, Delta e United hanno comunicato che il corporate travel, che porta incassi maggiori, si è rafforzato. Per questo, il titolo di American ha chiuso la seduta di ieri 23 gennaio al Nasdaq in calo dell’8,7%, il maggior ribasso percentuale giornaliero degli ultimi otto mesi. Un risultato che ha cancellato i guadagni del titolo nel 2025, ampliando la distanza da quelli di United e Delta.
RICAVI RECORD
Nel suo quarto trimestre, American ha registrato un utile netto di 590 milioni di dollari (0,84 dollari per azione) su ricavi di 13,66 miliardi, un risultato in rialzo dallo stesso trimestre di un anno prima (0,03 dollari su 19 milioni). L’utile adjusted è stato di 86 centesimi per azione, su ricavi di 13,66 miliardi di dollari, contro attese per 64 centesimi su 13,40 miliardi di dollari.
I ricavi sono cresciuti del 4,6% rispetto a un anno prima, con i ricavi del trasporto passeggeri pari a 12,4 miliardi (+3,3%). L’utile operativo è stato di 1,134 miliardi (+72,7%). I ricavi annuali sono stati pari a 54,2 miliardi di dollari, l’utile netto di 846 milioni (1,24 dollari per azione). La previsione di una perdita adjusted tra i 20 e i 40 centesimi per azione, per i primi tre mesi del 2025, è però ben più ampia della perdita di 4 centesimi del consensus. Nel 2024, il Gruppo ha generato 4 miliardi di dollari di flusso di cassa operativo e ha registrato un free cash flow di 2,2 miliardi. A fine anno, inoltre, è stato raggiunto l’obiettivo di riduzione del debito totale di 15 miliardi di dollari rispetto ai livelli più elevati, con un anno di anticipo rispetto al previsto.
LE BIG THREE USA PUNTANO SULL’ITALIA
Anche se molti dirigenti di vettori statunitensi sono ottimisti sulle prossime mosse della nuova amministrazione nel settore, la previsione di Deutsche Bank è che i profitti nel primo anno del secondo mandato presidenziale di Donald Trump si concentreranno ancor di più nelle mani delle Big Three. Deutsche Bank, nella sua nota agli investitori, ha scritto di prevedere che il triumvirato assorbirà, nel 2025, il 90% dei profitti.
American Airlines, così come Delta e United, ha annunciato, alla fine dello scorso anno, che amplierà l’offerta da e per l’Italia con nuove rotte giornaliere per l’estate: ci sono la Chicago-Napoli, Dallas-Fort Worth-Venezia, Miami-Roma e anche la Milano-Philadelphia. Il vettore aggiungerà inoltre un secondo servizio giornaliero sulla rotta Philadelphia-Roma.
Delta Air Lines, la compagnia che offre il maggior numero di posti sul mercato Italia-Stati Uniti, aggiungerà a maggio quattro rotte: Catania-New York, Napoli-Atlanta, Milano-Boston e Roma-Minneapolis, con una capacità in aumento del 10% rispetto al 2024 e 116 voli settimanali durante il picco della stagione estiva.
United Airlines ha annunciato due nuove connessioni: Washington-Venezia e Newark-Palermo; le altre tre città collegate agli Stati Uniti sono Napoli, Roma e Milano. Per il 2026, possibile un collegamento tra Milano Malpensa e San Francisco.
