Amsterdam Schiphol ripristinerà il tetto ai voli
Solo un mese fa era stata annunciata l’abolizione del tetto ai passeggeri a partire da fine marzo, ora è in arrivo il dietrofront. È un altro duro colpo per Amsterdam Schiphol, aeroporto olandese che è stato il simbolo del caos voli e cancellazioni la scorsa estate e che ha visto anche le dimissioni del suo ceo, Dick Benschop.
Secondo il portale travel di Euronews, infatti, l’hub di Schiphol continuerà a limitare i numeri dei passeggeri ad aprile e maggio 2023, a causa della perdurante carenza di personale che non è stata ancora del tutto risolta nonostante un grand epiano di assunzioni e di aumenti salariali. Ma il tetto al numero di voli potrebbe essere esteso anche a tutta l’estate.
L’annuncio ufficiale dello scalo dei Paesi Bassi è arrivato qualche giorno dopo il taglio operato dalla compagni aerea tedesca Lufthansa per la summer con la cancellazione preventiva di 35mila voli sugli hub di Monaco e Francoforte Un doppio segnale, quindi, che non fa dormire sonni tranquilli all’intera filiera del travel in vista di una summer 2023 che vedrà numeri da record, ma anche alcune incognite.
I TAGLI DI APRILE E MAGGIO
Sebbene il cosiddetto “cap” su Schiphol dovrebbe essere allentato a partire dall’avvio dell’orario estivo Iata (26 marzo 2023) non si parla più di abolizione del tetto, ma di graduale aumento dei voli.Ogni giorno, tra le ore 6.00 e le 13.00 del mattino le compagnie aeree avranno a disposizione il 5% di posti in meno, un taglio di circa 5.000 passeggeri al giorno. Le nuove regole si applicheranno da aprile a metà maggio.
Il tetto mira a ridurre il rischio di lunghe code durante i check in, i controlli di sicurezza e il controllo dei passaporti come avvenuto per settimane lo scorso anno. Sebbene i limiti imposti da Schiphol continueranno, la quantità dei tagli è ridotta rispetto al 2022. Schiphol aveva ridotto la capacità del 18% proprio lo scorso settembre, mantenendo il target per tutta la winter e fino al prossimo marzo.
Da aprile, invece, il numero medio di passeggeri in partenza giornalieri aumenterà del 65% (dai 40mila della winter 2022 a 66mila a maggio 2023 e nei giorni di punta potrebbe raggiungere i 7mila pax). Questo dato è comunque superiore rispetto allo scorso anno (+14% rispetto su maggio 2022) e sfiora i livelli pre Covid (una media di 72mila passeggeri al giorno a maggio 2019).
IL MEA CULPA DELL’AEROPORTO
Nel frattempo la compagnia aerea Klm (che ha il suo hub a Schiphol) ha dichiarato che non cancellerà nessun volo in seguito al nuovo tetto imposto dallo scalo, anche se dovrà vendere un minor numero di biglietti.
“Siamo molto delusi dalla scelta di Schiphol che è costretta a limitare il numero di passeggeri, anche se su piccola scala, a causa delle diffuse carenze in aeroporto. Nella pianificazione della rete – sostiene il comunicato emesso dalla compagnia aerea olandese – Klm ha già tenuto conto di eventuali carenze di personale di terra e di sicurezza in aeroporto e vede uno sviluppo positivo nel proprio processo di reclutamento”.
«Il 2022 sarà raccontato come un brutto capitolo nei nostri libri di storia. Mai prima nella storia di Schiphol abbiamo deluso così tanti viaggiatori e compagnie aeree come lo scorso anno – aveva detto qualche giorno fa il ceo ad interim dell’aeroporto, Ruud Sondag, commentando il bilancio annuale di Schiphol caratterizzato da perdite per 28 milioni di euro – Ma è anche una lezione che non dimenticheremo, quindi i prossimi capitoli saranno migliori».
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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