Amsterdam Schiphol, via libera al taglio dei voli nel 2024
Il taglio dei voli voluto dal governo olandese sull’aeroporto di Amsterdam Schiphol si farà. Venerdì scorso la Corte d’Appello della capitale olandese ha di fatto autorizzato il governo a ridurre il numero di voli in partenza e in uscita dal più importante scalo del Paese, nonché il terzo più grande d’Europa.
La proposta di limitare i voli risale a qualche mese fa e aveva visto l’opposizione di Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, e dei vettori Delta Air Lines, Klm, Coredon, easyJet e Tui che avevano presentato ricorso, accolto poi da una sentenza del tribunale di Haarlem che aveva bloccato le disposizioni governative.
Il contro-appello del governo olandese è stato accolto dalla Corte di Amsterdam che ha sancito la vittoria dell’esecutivo (che controlla il 92% dello scalo di Schiphol) con il piano di ridurre il tetto annuo dei movimenti aerei a soli 440.000 entro il 2024, in calo del 12% rispetto all’attuale limite di 500mila, come azione di contrasto all’inquinamento acustico e all’emissioni di Co2.
Per il biennio 2024/25, inoltre, lo scalo olandese ha in mente anche un taglio dei collegamenti aerei notturni: per i prossimi due anni, l’aeroporto intende procedere con la chiusura delle operazioni quasi completa tra mezzanotte e le 5.00 del mattino e starebbe pianificando anche di vietare gli aerei più rumorosi e i jet privati.
Non si è fatta attendere la reazione di Iata, che ha condannato il via libera imposto dalla Corte d’Appello olandese. «Questo è un risultato deludente per i viaggiatori, l’economia olandese e per le compagnie aeree – ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale dell’associazione – Chiediamo al governo olandese di essere chiaro e trasparente sulle sue intenzioni. L’impatto ambientale dei tagli di capacità non è chiaro e non ci sono evidenze internazionali. Invitiamo quindi la Commissione europea a difendere le sue leggi. Come abbiamo già detto in passato, crediamo che una nuova ordinanza sul traffico aeroportuale debba essere introdotta al più presto con limiti ambientali chiari e applicabili che forniscano una prospettiva a tutti gli attori coinvolti».