Anche Aiav contro Ryanair: è battaglia legale
Entra nel vivo la battaglia tra Aiav e Ryanair. A margine dell’audizione in Senato sul Piano Strategico del Turismo 2023/2027, l’Associazione Italiana Agenti di Viaggio facente capo a Cna ha annunciato l’avvio di un’azione giudiziaria, con intento inibitorio e risarcitorio, contro il vettore low cost per tutelare il turismo organizzato: le condotte di Ryanair sono state ritenute da più parti tipiche della concorrenza sleale, diffamatorie, denigratorie e lesive dell’immagine e del lavoro delle agenzie di viaggi.
Aiav ha presentato un ricorso innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato finalizzato all’accertamento dell’illecito e propedeutico per intraprendere una class action presso il Tribunale di Milano. «Dopo aver ottenuto il parere favorevole dal Consiglio nazionale – sottolinea Fulvio Avataneo, presidente Aiav – abbiamo presentato al Garante una copiosa memoria quale segnalazione, realizzata grazie alla fattiva collaborazione di centinaia di agenti di viaggio associati che, con il loro lavoro, hanno contribuito a facilitare il compito dei nostri legali».
L’avvio della procedura è stato annunciato a margine dei recenti incontri istituzionali che hanno coinvolto l’associazione: il tavolo di confronto indetto dal ministero del Turismo per valutare i criteri di erogazione dei contributi a favore di agenti di viaggi e tour operator.
L’associazione ha ribadito la necessità di un maggiore coordinamento tra governo, enti locali e rappresentanze di categoria, affinché il comparto delle adv possa essere adeguatamente supportato. «La pandemia ha creato un danno pressoché irreparabile al nostro settore – prosegue Avataneo – ma stiamo dando prova di grande resistenza: alla fine del 2019 si contavano tra le 8.500 e le 9.000 agenzie, che nel corso del biennio 2020-2021 si sono ridotte di circa 3.000/3.500 unità, facendo presagire un crollo inarrestabile della distribuzione. Al contrario, oggi si attestano nuovamente intorno agli 8.000 punti vendita, confermando che milioni di italiani per i loro viaggi continuano a richiedere e apprezzare la capacità, la professionalità e la sicurezza che solo l’agente di viaggio può mettere in campo, quale valore aggiunto insostituibile nell’industria del turismo».
Tra le istanze presentate, la possibilità di inserire le spese sostenute dai consumatori per l’acquisto di pacchetti o servizi turistici presso agenzie viaggio o tour operator tra gli oneri da assoggettare a sgravio fiscale, considerando il “diritto alla vacanza” alla pari del “diritto alla salute”. E ancora, l’istituzione di un tavolo di confronto col Mitur e col Miur per migliorare l’alternanza scuola-lavoro a vantaggio di imprese e studenti e per definire un nuovo protocollo di collaborazione tra istituti scolastici e operatori del turismo sul tema delle visite di istruzione, settore che dovrebbe tornare ad essere riservato esclusivamente ad agenzie di viaggi e tour operator autorizzati.
Aiav ha chiesto anche l’armonizzazione delle norme regionali in materia turistica, per evitare che l’azione legislativa dello Stato risulti sproporzionatamente minimale rispetto a quella delle Regioni, e ha ribadito la necessità di un impegno maggiore da parte di tutti gli attori coinvolti contro l’abusivismo, forma di illegalità sempre più diffusa nel settore turistico, favorita dal web e dai social network. Un impegno che parte dalla disponibilità di un database pubblico, aggiornato e completo: uno strumento già disponibile, grazie a Viaggiare Senza Problemi, piattaforma sviluppata da Aiav nel 2018 che l’associazione è disponibile a cedere al ministero del Turismo a titolo gratuito, garantendone l’assistenza e la manutenzione per due anni.