Anche Belgio e Danimarca dichiarano la Francia zona rossa
Dopo la Germania, adesso è la volta anche di Danimarca e Belgio. A poche ore di distanza da quanto ha già predisposto Berlino, anche l’esecutivo di Bruxelles ha dichiarato zona rossa tutta l’area di Parigi e una serie di altri dipartimenti francesi, obbligando così chi arriva da questi luoghi a sottoporsi a screening e quarantena obbligatori una volta varcato il confine belga.
Più drastica invece la decisione di Copenhagen, che ha chiuso le frontiere con il Paese transalpino, giustificando i viaggi soltanto per “comprovati motivi”.
Per quanto riguarda il Belgio, tra le aree inserite nella zona rossa, ci sono la città di Parigi e i dipartimenti di Seine-Saint-Denis, Val-de-Marne, Sarthe, Hérault, Alpes-Maritimes, Bouches-du- Rodano, così come la Guyana francese. Tutti i viaggiatori provenienti da questi dipartimenti dovranno quindi sottoporsi a uno screening e una quarantena obbligatori al loro arrivo in Belgio. Dal 1° agosto a ciò si è aggiunto anche l’obbligo di compilare un modulo di identificazione (Passenger Locator Form).
Per le regioni della zona arancione, non è invece previsto nessun obbligo, ma quarantena e screening sono fortemente consigliati. Sono interessati circa cinquanta dipartimenti, tra cui Seine-et-Marne, Yvelines, Essonne, Hauts-de-Seine, Val-d’Oise, North, Seine-Maritime, Loira atlantica, Finistère, Pirenei orientali, Isère, Rodano, Var, Alto Reno e Basso Reno, Gironda, Pirenei atlantici, Guadalupa, Martinica, Riunione, Mayotte e Saint Martin.