Anche Booking taglia: al via 4.300 licenziamenti
Fino al 25% della sua forza lavoro globale. A tanto ammonterebbe il piano di tagli che Booking starebbe studiando per affrontare l’emergenza dovuta alla pandemia, un piano la cui esistenza è stata confermata solo pochi giorni fa dal management della O, secondo quanto scrive il giornale online Skift.
In totale si tratterebbe di circa 4.300 dipendenti. “Nel mio cuore, per molto tempo, ho sperato che ciò non accadesse”, avrebbe scritto ai dipendenti Glenn Fogel, ceo sia della casa madre Booking Holdings che di Booking.com, aggiungendo: “Sin dall’inizio, abbiamo lavorato duramente per proteggere i posti di lavoro. Tuttavia, nulla può mitigare l’impatto che questa crisi ha avuto e continuerà ad avere sia sul settore dei viaggi che sul nostro business”.
I concorrenti di Booking, ricorda il portale di informazione specializzato, hanno già deciso di intraprendere la strada dei licenziamenti alcuni mesi fa. Il Gruppo Expedia, ad esempio, ha ridotto del 12% la sua forza lavoro (quasi 2.900 lavoratori) nel mese di febbraio, mentre Tripadvisor ha diminuito di un quarto il suo personale, più di 900 persone, ad aprile.
Dal canto suo, infine, anche Airbnb ha tagliato il 25% del personale, circa 1.900 lavoratori, a maggio.