Dopo la Norvegia e la Gran Bretagna, anche Germania, Francia e Olanda hanno deciso di sconsigliare ai loro cittadini di partire per la Spagna.
In particolare, per Berlino le tre aree da evitare sono la Catalogna, Aragona e Navarra, mentre per l’esecutivo dei Paesi Bassi la zona rossa riguarda la sola regione di Barcellona, dove ieri i nuovi contagi hanno superato quota mille.
Più in generale, però, la seconda ondata di contagi da Covid-19, sta facendo sentite i suoi effetti negativi sull’intera penisola iberica, e in particolare sulle isole Baleari e sulle Canarie, finora risparmiate dal ritorno della pandemia.
Le direttive di Parigi, Londra e Berlino, cui si aggiungono indicazioni analoghe dai governi di altri paesi, come Norvegia e Belgio, sottraggono alla Spagna la fetta più consistente di turismo internazionale, mentre crescono i dati della disoccupazione, ormai al 15,3%.
Proprio per questo motivo, il premier Pedro Sánchez è impegnato in una serie di negoziati per abolire i veti imposti dal governo britannico, facendo leva sul fatto che ci sono zone quasi indenni in Spagna dove poter villeggiare in sicurezza.