Anche Madrid contro Airbnb: nuove regole in arrivo
Madrid si appresta a dare un giro di vite ad Airbnb. Il Comune della capitale iberica, infatti, sta lavorando per mettere a punto un regolamento che dovrebbe essere pronto nel giro di quattro mesi per limitare gli affitti turistici.
Il fenomeno, scrive il portale turistico spagnolo preferente.com, ha conosciuto una crescita esponenziale e incontrollata negli ultimi anni, approfittando di un vuoto normativo in materia.
«È una realtà che va regolamentata – ha ribadito il sindaco, José Luis Martínez Almeida, a margine di un convegno organizzato da Atresmedia – La proliferazione di appartamenti turistici in città, soprattutto nelle zone più centrali, è causa di forte preoccupazione». Almeida sottolinea che «si tratta di un’attività economica e, pertanto, occorre stabilire gli stessi parametri delle altre attività immobiliari di Madrid. La verità – aggiunge – è che metterebbe a disagio tutti noi avere una casa con queste caratteristiche accanto alla nostra».
La questione però non si presenta semplice, spiega Almeida, perché il Comune sta già facendo «uno sforzo molto importante in termini di controlli e sanzioni, ma spesso deve fare i conti con numerosi ostacoli sotto il profilo legale. I giudici, infatti, non sempre riescono ad adottare provvedimenti nei confronti di chi affitta una casa in maniera irregolare, perché spesso si tratta di abitazioni, alle quali non possono essere apposti i sigilli».
Qualche mese fa era stata New York a intervenire sugli affitti brevi: la Grande Mela ha deciso di vietarli per un periodo inferiore ai 30 giorni, a meno che l’host non risieda nell’abitazione data in affitto.
In Italia di affitti brevi si occupa il ddl Santanchè: accompagnato da qualche polemica, il provvedimento si appresta a fare il suo iter parlamentare.
