Sono Asia e Sudamerica i mercati che nel 2018 sono cresciuti di più dal punto di vista turistico. A sottolinearlo sono i prima dati provenienti dal World Travel Monitor, il tradizionale osservatorio sulle tendenze del travel mondiale condotto da Ipk International che verrà presentato durante la prossima edizione di Itb Berlino (dal 6 al 10 marzo 2019).
In un contesto di generalizzato aumento dell’outbound a livello mondiale (+6% nei primi otto mesi del 2018), sono stati proprio i viaggiatori asiatici a fare registrare la percentuale più elevata di incremento (+8%), grazie soprattutto al boom del turismo internazionale dei cinesi. Stessa percentuale di crescita anche in America Latina, dove il Messico ha battuto ogni concorrenza in termini di outbound.
Più modesti, invece, gli incrementi registrati in Europa (+5% di outgoing da gennaio ad agosto) e in Nord America (+4%), mentre in termini di destinazioni, è stata sempre l’Asia a registrare il più grosso numero di arrivi (+8%), seguita da Europa e Americhe.
Ma il World Travel Monitor si è anche soffermato sulle diverse tipologie di viaggio, e sul loro grado di successo. Così, se le vacanze continuano a rimanere il driver principale per viaggiare (+7%), sono aumentate del 5% anche le visite a parenti e amici, mentre il business travel con il suo +3% è cresciuto al di sotto della media.
«Nel corso dei primi otto mesi del 2018, sono sempre più gettonate le vacanze sun&beach – ha commentato i risultati della ricerca Rolf Freitag, ceo di Ipk International – Più contenuti invece sono risultati gli aumenti dei city break, forse a causa della minaccia overtourism in alcune delle città più famose».
Secondo la survey di Ipk International, l’outlook positivo è confermato anche per il 2019, con stime che parlano di un +9% di aumento dei viaggi internazionali e Nord e Sud America in pole position tra i mercati più promettenti.