Antitrust Uk contro Booking e Expedia: «Pratiche ingannevoli»
Lettera di richiamo dell’Authority britannica CMA (Competition & Marketing Authority) ai portali di prenotazioni alberghiere che da alcuni giorni sono sotto stretta osservazione. Olta e metamotori, infatti, sono al centro di un accurato controllo dell’Authority riguardo a eventuali informazioni fuorvianti o esplicite pressioni “digitali” per indurre il cliente-consumer alla prenotazione.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato del Regno Unito ha infatti individuato una serie di casi di pratiche ingannevoli di alcune piattaforme, fattori che possono influenzare le azioni del consumer come ad esempio l’ammontare delle commissioni pagate da un hotel al sito web, l’indice di interesse di altri consumer sulla stessa camera d’albergo, la reale disponibilità delle camere, la tempistica e le scadenze delle offerte speciali. Tutti fattori che possono influenzare la decisione di prenotazione da parte del potenziale cliente.
Inoltre, l’Antitrust ha chiarito in quali casi i cosiddetti “crediti di sconto” dei portali non offrono ai clienti un confronto equo: in particolare lo sconto basato su un prezzo superiore che era disponibile solo per un breve periodo di tempo o che non è pertinente ai criteri di ricerca dell’ospite.
L’Authority ha infine verificato come alcune piattaformeabbiano costi nascosti al cliente che vengono esposti solo successivamente sottoforma di tasse o costi di prenotazione.
Il criterio di osservazione della CMA pone al centro un concetto-base: nessun consumer deve sentirsi spinto alla prenotazione da informazioni fuorvianti e la scelta di una vacanza può essere semplificata dai portali a patto che vengano proposti criteri obiettivi ed equi per finalizzarne la prenotazione. Nelle lettere di richiamo della CMA è stato fatto esplicito riferimento all’estrema ratio, ovvero che i portali possano essere portati davanti ad un tribunale.