by Giulia Di Camillo | 10 Febbraio 2020 7:00
#Unfuckwithable, infallibile. Riportano tutte qui le “50 sfumature di un agente di viaggi” raccontate da Antonella Ruperto, in un libro che doveva essere un semplice regalo di Natale per gli amici più cari e invece si infila nelle librerie e per l’esordio vende già centinaia di copie.
Happyland è la sua agenzia, sul mercato e in perfetta salute da vent’anni, da quando nel ‘98 è nata come associazione culturale e organizzava viaggi per le scuole, in smart working per dirla nello slang dei millennial. «Mia madre era insegnante e organizzavo le uscite fuori porta degli studenti. Erano necessari l’animatore, la guida e il pullman».
«Quando mi sono laureata, dovevo scegliere se lavorare in banca o fare sul serio nel travel. Non ci ho pensato nemmeno un secondo», racconta, e tra le pagine del suo libro ribadisce concetti all’apparenza semplici ma spesso sottovalutati, come svegliarsi presto la mattina e pianificare la propria giornata, frequentare persone di successo, aggiornarsi continuamente e stare al passo con i tempi. I network? Assolutamente sì, «perché non bisogna restare da soli, vince sempre la squadra. E il successo sta tutto lì, nell’equilibrio personale e professionale».
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