Ha 18 stanze, di cui una superior. Un bar anni Trenta e tavoli per la ristorazione simili ai Diner americani. Una sala meeting arredata con quadri astratti. Una cappella coloratissima. E un cortile che un giorno ospiterà party ed eventi, in linea con gli hotel della nuova era. Benvenuti all’Albergo Etico – The First in Rome, prima struttura della Capitale votata all’inclusione che oggi conta 12 dipendenti speciali tra Down, X fragile e fuoriusciti dal coma, oltre a una decina di normodotati.
Un sogno che diventa realtà per la famiglia Pelosi, imprenditori dell’ospitalità, il cui figlio Antonio – sopravvissuto a un grave incidente – è oggi il vero motore dell’hotel di via Pisanelli, inaugurato nelle vicinanze di Piazza del Popolo.
A guidare la brigata è stato chiamato Gianfranco Carocci, direttore di grande esperienza e spiccata sensibilità, che oggi raccoglie la più grande sfida della sua carriera: gestire un albergo che è anche un esperimento sociale, trasformarlo in una struttura con “lista d’attesa”, dove la clientela dovrà ambire ad alloggiare.
Albergo Etico Roma – finanziato da Social Impact Banking di UniCredit – si ispira al primo hotel di questo tipo aperto anni addietro ad Asti e prende spunto dal lavoro di Alex Toselli, presidente della cooperativa Download, oggi punto di riferimento per l’accoglienza accessibile in Piemonte.
È appena nato ma è già famoso Albergo Etico, tanto da occupare il piccolo schermo rendendosi protagonista di un programma tv sui temi dell’inclusione. Si tratta della trasmissione “O anche no” (domenica, ore 9.15, su Rai2) con Paola Severini Melograni, i ragazzi di Radio Immaginaria e i Ladri di Carrozzelle, prima band italiana formata da artisti con disabilità. L’obiettivo comune? Abbattere ogni pregiudizio, consapevoli che “da vicino nessuno è normale”.