by Redazione | 17 Marzo 2021 10:41
Si sono tenute martedì 16 marzo, a partire dalle 15, le audizioni informali presso la I Commissione (Affari costituzionali) della Camera dei deputati. Presente all’appello, nell’ambito della conversione del decreto legge n°22 del 2021, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri[1], anche il travel rappresentato da Federturismo, Assoturismo, Assoviaggi, e Maavi.
«La desertificazione nella filiera turistica è praticamente in atto: sono 40mila i posti di lavoro in fumo nelle agenzie di viaggi e nel turismo organizzato in generale – ha dichiarato Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi, che fa capo ad Assoturismo – Di fatto le adv e i t.o. sono quelli che perderanno la quota di occupati maggiore. Un settore come il nostro, che ha saputo includere il mondo femminile e i giovani, chiede che il neo ministero del Turismo[2] eroghi immediati sostegni».
Oggi, ha sottolineato Rebecchi, «dopo mesi di attesa si riscontrano ritardi nei pagamenti dei contributi già assegnati con decreto del Mibact. Questo oltre alle numerose difficoltà nel riattivare i capitoli di spesa 2021, necessari per poter procedere con i pagamenti residui e che potrebbero avere gravissime ripercussioni sulle tempistiche di pagamento. Circa 130 milioni di euro dei 625 milioni complessivi del fondo ad hoc non sono stati assegnati. A questi si aggiungono ulteriori 100 milioni approvati con la legge di Bilancio, per un totale di 230 milioni di euro che non hanno ancora trovato una destinazione a favore del comparto».
In sintesi, «chiediamo al governo e al ministro Garavaglia di attivare con la massima urgenza, cioè senza attendere la conversione del decreto n°22 del 2021, i pagamenti dei contributi già assegnati lo scorso dicembre».
Parola d’ordine ristori anche per Maavi, rappresentata in audizione alla Camera dalla sua presidente Enrica Montanucci: «Ovviamente, non ho perso l’occasione per ribattere sia sul termine delle erogazioni che sull’utilizzo dei fondi residui per il bando, oltre che per il decreto Sostegno[3] e il nuovo fondo dedicato al turismo. Mercoledì 24 incontreremo il ministro Massimo Garavaglia, a cui ribadiremo le nostre richieste presentata anche in un documento consegnato alle varie forze politiche. Tra le varie esigenze, manifesteremo anche la volontà di cancellazione dei prestiti garantiti dallo Stato. Presto faremo visita anche a Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, affinché non si perda ulteriore tempo. Perché qui il vero dramma sono proprio le tempistiche. Non possiamo più permettercelo».
Nel frattempo, il ministro Massimo Garavaglia ha rilasciato un’intervista alla Repubblica in cui ha elencato le sue priorità: una sorta di piano in otto punti che prevede tra l’altro l’evoluzione digitale, un nuovo round di ristori e il tanto atteso pass sanitario. Un intervento, quello del leghista, che trova il suo culmine in una promessa: «Il turismo italiano dovrà riaprire dopo il lockdown fino a Pasqua e poi non chiudere più».
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