Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Rilancio, la cui ultima bozza disponibile è composta da 256 articoli e che, dopo la sua pubblicazione in Gazzetta, passerà nelle mani del Parlamento e delle forze di maggioranza e di opposizione, «con il testo, articolato e complesso, che potrà essere migliorato», ha dichiarato il presidente Giuseppe Conte, che nega «accordi bilaterali all’interno dell’Ue che possano creare corridoi privilegiati per il turismo, e annuncia una serie di misure per il settore: tra queste, oltre all’estensione della durata dei voucher per viaggi e pacchetti turistici da 12 a 18 mesi, un fondo da 25 milioni per agenzie e tour operator, il tax credit vacanze (che non potrà essere speso su piattaforme o portali telematici), e un sostegno a fondo perduto per le piccole imprese.
«Parliamo di 55 miliardi di euro, pari a due leggi di bilancio – ha proseguito Conte – Abbiamo lavorato a questo decreto consapevoli che c’è un Paese in grande difficoltà e la manovra per fronteggiare questa fase contiene anche delle premesse perché questa ripartenza possa già concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale».
TUTTO SUL TURISMO. Partiamo dal turismo a cui, nello specifico, è stato dedicato un fondo da 50 milioni di euro per il 2020 (150 milioni invece per la cultura), e a cui se ne potranno aggiungere altri 100 per l’anno 2021 con riduzione delle risorse dell’Fsc, le cui risorse sono stabilite nell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n°147.
Il fondo, si legge nel dl, è finalizzato “alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio, in funzione di acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive”. Inoltre, arrivano altri 20 milioni di euro – per l’anno corrente – per favorire la promozione turistica in Italia. “Con decreto del Mibact, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del dl Rilancio, anche avvalendosi dell’Enit, i soggetti destinatari delle risorse e le iniziative da finanziare e sono definite le modalità di assegnazione anche al fine del rispetto del limite di spesa fissato.
Stesso discorso per i 25 milioni di euro erogati “al fine di sostenere le agenzie di viaggi e i tour operator a seguito delle misure di contenimento del Covid-19”, sempre per l’anno 2020. In pratica, ci sarà un decreto che distribuirà la cifra in questione a fondo perduto.
Ma passiamo al tax credit vacanze, «che riconosce un credito in favore dei nuclei familiari con Isee non superiore a 40mila euro», spiega Conte. La somma è utilizzabile tra il 1° luglio e il 31 dicembre prossimi, e varrà per il pagamento di servizi offerti “in ambito nazionale dalle imprese turistico-ricettive, nonché dagli agriturismi e dai b&b. “Il credito – prevede l’articolo 183 – è utilizzabile da un solo componente della famiglia ed è attribuito nella misura massima di 500 euro”, che per le famiglie da due persone diventeranno 300 e per i nuclei da una persona saranno 150.
Come funziona? Le spese dovranno essere sostenute in un’unica soluzione e il totale del corrispettivo dovrà essere documentata da fattura elettronica o da documento commerciale; il pagamento dovrà essere corrisposto con l’ausilio di un’adv o di un t.o; il credito sarà fruibile per l’80% sotto forma di sconto sul dovuto e per il 20% come detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Lo sconto di cui sopra è rimborsato al fornitore come credito d’imposta cedibile a terzi.
IMU E IMPOSTA DI SOGGIORNO. In considerazione del contesto attuale sono esenti dalla prima rata dell’anno dell’Imu “gli immobili adibiti a stabilimenti balneari e termali; i rientranti nella categoria catastale D/2 e gli agriturismi, i villaggi turistici, gli ostelli della gioventù, i rifugi di montagna, le colonie marine e montane, gli affittacamere, case e appartamenti per vacanze, b&b, residence e campeggi a condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori delle attività in oggetto”. Quanto al ristoro per i comuni viene istituito un fondo con una dotazione di 100 milioni di euro.
FONDO PERDUTO PER PICCOLE IMPRESE. Passando agli aiuti a fondo perduto previsti per le piccole imprese fino a 5 milioni di euro di fatturato, l’indennizzo è proporzionale alle perdite subite ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019: ed è del 20% per i fatturati fino a 400mila euro, del 15% per quelli fra 400mila e un milione e del 10% sopra.
IRAP E CASSA INTEGRAZIONE. Cancellata la rata di giugno dell’Irap (saldo e acconto), che riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato. La norma dovrebbe produrre uno sconto intorno ai 4 miliardi per 2 milioni di aziende. E ancora, i datori di lavoro possono fruire della cassa integrazione per l’emergenza Covid per una durata massima di 18 settimane, di cui 14 fruibili per periodi decorrenti dal 23 febbraio al 31 agosto e quattro ulteriori dal 1° settembre al 31 ottobre 2020. Licenziamenti sospesi per cinque mesi.
Riguardo il mese di aprile e maggio i 600 euro vanno a professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. Nel mese di maggio, però, ci saranno mille euro per i liberi professionisti titolari di partita Iva che hanno perso almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e ai co.co.co che hanno cessato il rapporto di lavoro.
DAL REM ALLE TASSE. Il Rem è il nuovo strumento per tutelare circa 1 milione di nuclei in difficoltà e finora esclusi dagli attuali sussidi. Oscilla da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare ed è erogato in due quote. Le domande si presentano all’Inps entro il mese di giugno e per ottenerlo occorre: residenza in Italia, reddito familiare inferiore al Rem spettante, patrimonio mobiliare familiare 2019 al di sotto di 10mila euro (massimo fino a 20mila euro), e Isee inferiore a 15mila euro.
Vengono prorogati i congedi parentali fino a 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni che riceveranno un’indennità al 50% della retribuzione, e in alternativa è consentito di cumulare il bonus babysitter da 600 euro del Dl cura Italia che diventa di 1.200 euro per chi non l’ha ancora ottenuto, da spendere per i centri estivi e i servizi integrativi all’infanzia (per il personale sanitario e le forze di polizia il bonus si cumula per 2mila euro).
Scatterà dal prossimo 16 settembre e non dal 20 maggio la ripresa dei versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito cali di fatturato, rientrano tra le filiere maggiormente colpite o sono nelle province dichiarate zona rossa all’inizio della pandemia. Si potrà pagare in unica soluzione o dilazionando il versamento in quattro rate di pari importo da settembre. Tra l’altro, ennesimo slittamento per la lotteria degli scontrini, pensata per combattere l’evasione fiscale.
Vengono rinviate al 1° settembre le notifiche di qualcosa come 22 milioni di cartelle esattoriali e al prossimo anno la consegna di oltre 8 milioni di atti di accertamento. Per questi ultimi viene previsto che gli uffici dell’amministrazione potranno lavorarci entro la fine dell’anno e per le notifiche ci sarà tempo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Infine, bollette più leggere per le utenze non domestiche da maggio a luglio 2020.