Sono sempre di più gli agenti di viaggi che abbassano le saracinesche e si reinventano consulenti. Il nostro Annuario del Turismo lo dimostra (clicca qui per abbonarti). Ma c’è anche chi nel negozio su strada continua a crederci. Sono passati cinque anni, con una pandemia nel mezzo, dalla pubblicazione del saggio “Retail 4.0, dieci regole per l’era digitale” di Philip Kotler e Giuseppe Stigliano (qui i consigli di allora alle adv in dieci “Be”). Un periodo di mutamenti epocali, che ha visto la vendita al dettaglio rivoluzionare i suoi schemi, pena il fallimento. Tanto più se la merce al banco sono le vacanze.
Da qui il vademecum di The Data Appeal Company per aprire un negozio con successo, tanto nella fase di startup, quanto sul lungo periodo. Prontuario valido anche per le agenzie di viaggi in fieri. Riportiamo in sintesi la to-do-list in nove punti, basata sul consueto approccio data-driven e sulla cosiddetta location intelligence, due tra i cavalli di battaglia di Mirko Lalli, ceo e founder della società ora controllata da Almawave Group.
1. CREA UN BUSINESS PLAN COMPLETO
È uno step necessario e fondamentale da affrontare prima di aprire un negozio nuovo. Un business plan completo corrisponde allo scheletro di ogni azienda di successo. Serve come tabella di marcia, perché definisce obiettivi, strategie e tattiche. Può sembrare un’attività lunga e faticosa, ma uno dei suoi principali vantaggi è che ti aiuterà a valutare criticamente l’idea di business. In altre parole, effettuare ricerche di mercato approfondite e analizzare il pubblico di riferimento e la concorrenza aiuta a capire se l’idea imprenditoriale può funzionare.
Sono molte le domande a cui dovrai rispondere per redigere un business plan. Tra queste: quale servizio o prodotto specifico venderà l’azienda? Chi è il pubblico di riferimento? Dove posso trovare questo pubblico-target? Ci sono concorrenti che svolgono la stessa attività e dove si trovano? Quali sono le potenziali problematiche? Che cosa può dare un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti? Qual è la strategia di marketing e di vendita più adatta da adottare? Qual è il budget a disposizione? Come misurare i risultati? Quanto più approfondita sarà l’analisi, tanto più potrai cogliere le opportunità e allo stesso tempo ridurre i rischi legati all’investimento iniziale.
2. TROVA LA SEDE GIUSTA
La scelta della sede è determinante per attrarre il giusto cliente di riferimento, facilitando al contempo le operazioni interne, come la ricezione o l’invio delle forniture o la ricerca del personale. La location si riflette, inoltre, sulla reputazione e fornisce un vantaggio competitivo: aprire un negozio in un luogo comodo, con maggiore traffico pedonale, darà più opportunità di vendere a determinate categorie di persone.
La posizione strategica di un negozio retail, allineata al mercato di riferimento, genera visibilità e crea un’esperienza di acquisto unica. Qui entra in gioco le mappa interattiva di location intelligence, basta sull’analisi territoriale di una specifica area e delle attività che vi sono collocate. Con tale strumento, otterrai una visione preziosa dei dati demografici e delle caratteristiche di un’area, per farti un’idea della potenziale clientela.
Dunque, sfruttando le analisi di location intelligence potrai: fare site selection e individuare i luoghi con il più alto potenziale di investimento; comprendere il panorama dei distributori e fornitori della zona; valutare l’attuale copertura di prodotti o servizi rispetto alla concorrenza; capire cosa può essere migliorato o quali sono le lacune del mercato che si possono colmare o risolvere.
3. SBRIGA LE PRATICHE LEGALI
Ottenere le licenze e i permessi corretti e disporre di tutti i documenti essenziali è una priorità. Meglio occuparsene il prima possibile, per evitare di essere poi colti di sorpresa. L’ideale è affidarsi a commercialisti e avvocati del luogo. Questo ti permetterà di andare sul sicuro, minimizzando i rischi e massimizzando la conformità alle leggi locali, per garantire un lancio senza intoppi.
Ma ecco alcune considerazioni-chiave da tenere bene a mente: scegliere la tipologia più appropriata per l’attività (ditta individuale, società di persone, etc), perché questo influisce su responsabilità e imposte; ottenere i permessi e le licenze necessari per rispettare le normative locali, statali e federali; stabilire contratti legalmente validi per locazioni, fornitori e dipendenti per ridurre al minimo il rischio di eventuali controversie future; proteggere eventuali proprietà intellettuali; rispettare le leggi sull’occupazione per creare un ambiente di lavoro equo e conforme; adempiere agli obblighi fiscali; rispettare le norme in materia di salute e sicurezza; implementare misure di protezione dei dati dei clienti e conformarsi alle leggi sulla privacy per prevenire violazioni e multe.
4. CONDUCI UN’ANALISI DEI CONCORRENTI E DEL MERCATO
L’analisi del contesto e dei competitor è un’attività che, in fase di business plan, avrai già dovuto affrontare. Per condurre un’analisi approfondita della concorrenza dovrai: capire chi sono i tuoi concorrenti diretti sul territorio e dove sono collocati; cosa offrono in termini di prodotti e servizi accessori; qual è la strategia di vendita, i risultati e i prezzi; il loro posizionamento; i feedback e le recensioni dei clienti; le strategie di marketing e pubblicità adottate; i loro canali di distribuzione; la loro quota di mercato; compiere un’analisi swot completa (punti di forza, debolezza, opportunità, minacce).
Ma come si possono reperire in modo efficiente e preciso i dati necessari? La risposta è, ancora una volta, attraverso la location intelligence, che consentirà di ottenere molte informazioni da più punti di vista: analisi demografica; mappatura dei concorrenti; analisi delle aree commerciali; analisi del footfall; site selection; analisi geospaziale; visualizzazione del mercato.
Va anche detto che l’analisi dei competitor e del mercato non è un’attività una tantum, tutt’altro. È un processo continuo, che non si ferma alla fase di pianificazione dell’attività. Rimanendo informati sulle tendenze del settore, sui cambiamenti e sull’evoluzione delle esigenze e delle preferenze dei clienti, è possibile adattare le strategie, i prodotti e i servizi per non perdere opportunità di espansione.
5. PIANIFICA LA STRATEGIA DI MARKETING
Essere i migliori del settore non conta molto se non si riesce a comunicarlo bene al pubblico. Sia che tu abbia un team di marketing interno, sia che tu ti affidi a un’agenzia esterna, dovrai delineare con cura gli obiettivi, il pubblico target e il posizionamento. Questo ti aiuterà a definire la “unique selling proposition” e a capire come differenziarti dalla concorrenza, a sviluppare un’identità di marca convincente e adattare l’offerta e il messaggio promozionale in modo che sia efficace per il pubblico a cui si rivolge l’azienda.
È fondamentale anche capire come valutare e misurare l’efficacia della strategia. Stabilisci obiettivi e Kpi ((indicatore chiave di prestazione) specifici e saprai cosa sta funzionando e cosa no.
In base alla profilazione del pubblico, dovrai scegliere i canali e i metodi di marketing più efficaci, come i canali digitali, la pubblicità esterna, gli annunci tradizionali o un mix ben bilanciato. Una buona strategia è quella di implementare campagne geolocalizzate: un tipo di attività di marketing che puoi attivare sia su Google che sui social. Se sarai in grado di individuare dove vive, lavora e quali luoghi frequenta il tuo target, potrai ottimizzare il budget e mirare a massimizzare il ritorno sull’investimento.
6. TROVA I FORNITORI E I RIVENDITORI GIUSTI
Il successo e la longevità dell’azienda e dell’agenzia dipendono dalla qualità dei prodotti e dei servizi. La collaborazione con fornitori affidabili si tradurrà in clientela fedele. Pertanto, effettuando ricerche approfondite e selezionando fornitori noti per i loro standard di qualità, potrai superare le aspettative dei clienti-viaggiatori e costruire una reputazione positiva. In secondo luogo, trovare partner affidabili è fondamentale per mantenere una catena di fornitura stabile ed evitare problemi o disguidi.
Oggi è anche fondamentale selezionare fornitori certificati in termini di sostenibilità. Pertanto, collaborare con aziende che danno priorità alle pratiche etiche, all’ambiente e alla responsabilità sociale può attrarre clienti che condividono questi stessi valori.
7. PIANIFICA LA STRATEGIA DI LANCIO
Definire la strategia di lancio per aprire un negozio è come prepararsi a una grande avventura. È qui che dovrai sfruttare al meglio canali come i social media, organizzare eventi ad hoc, produrre comunicati stampa e avviare partnership per creare attesa nel pubblico di riferimento. Un forte slancio iniziale creerà attenzione, attirerà i primi clienti e darà il via al passaparola positivo. Dovrai generare eccitazione, entusiasmo e curiosità, fattori utili a stabilire connessioni preziose che potranno contribuire anche alla crescita e all’esposizione del brand nel tempo.
8. MANTIENI VIVA L’ATTENZIONE DOPO L’APERTURA
Il giorno del lancio non è la destinazione finale. Il successo e la longevità dell’azienda dipenderanno dal modo in cui sosterrai, manterrai e migliorerai le operazioni. Ecco perché una volta che avrai aperto la tua agenzia, dovrai pianificare con attenzione le attività successive.
Garantire in modo costante la soddisfazione e il coinvolgimento dei clienti è essenziale per il successo a lungo termine di uno store. Dovrai dare priorità al buon funzionamento sia del negozio fisico che di una eventuale piattaforma online. Assicurati di avere sempre un ambiente invitante e attraente che abbia un impatto positivo sull’immaginario della clientela.
Infine, se hai dei collaboratori, fai di tutto per mantenere alte la loro motivazione e le loro competenze attraverso la formazione, la valutazione delle prestazioni e le opportunità di crescita.
9. STAI AL PASSO CON I TEMPI (E OTTIMIZZA I PROCESSI)
L’approccio data-driven e la location intelligence consentono ai proprietari delle aziende di rivoluzionare i processi, in particolare quelli decisionali, per renderli più efficienti e snelli. Inoltre, l’analisi dei dati può aiutare brand e singoli negozi a comprendere il comportamento e le preferenze dei clienti, informazioni difficilmente accessibili con i metodi tradizionali.
Grazie poi alle piattaforme di ecommerce, alle app e alle esperienze online personalizzate, le aziende possono coinvolgere meglio i propri clienti e utilizzare i dati per fornire raccomandazioni ad hoc, promozioni mirate e geolocalizzate ed esperienze multipiattaforma senza frizioni.
Per mantenere la competitività di uno o più punti vendita è essenziale, dunque, utilizzare strategie basate sui dati. Le aziende che adottano queste tecniche innovative hanno un netto vantaggio sulla concorrenza.