Argentina, gol del travel: «Vogliamo la World Cup 2030»
Una coppa tira l’altra. Con i coriandoli ancora sparsi sul prato del Lusail Stadium, l’Argentina già pensa a come sfruttare l’onda lunga del trionfo mondiale della banda Messi in Qatar: ospitare l’edizione del 2030 della Fifa World Cup. Una candidatura che rivestirebbe un ruolo importante anche sotto il profilo economico e turistico. Aspetti esaminati proprio dal ministro del Turismo di Buenos Aires, Matías Lammens, in un’intervista rilasciata ieri al settimanale brasiliano Veja. «L’Argentina – ha sottolineato – è l’opzione migliore per ospitare i Mondiali del 2030», operazione che potrebbe coinvolgere anche Uruguay, Paraguay e Cile per il centenario della manifestazione.
Concetti ovviamente ancora più rafforzati dal terzo successo iridato della albiceleste e che consentirebbero al Paese sudamericano di affrontare con maggior fiducia il post pandemia, specie in chiave turistica. «Il settore – nota Lammens – ha un impatto di circa il 10% sul Pil argentino ed è uno dei pochi che offre ancora buone notizie per l’economia di Buenos Aires». Perché il passaggio del Covid in Argentina è stato tutt’altro che indolore, così come per tutti gli altri Stati.
Il peso, la moneta argentina, ha subito una forte svalutazione, complice un’inflazione che ha toccato il 90%, ma la crisi può trasformarsi in un formidabile trampolino di rilancio per il Paese e qualche numero testimonia già una ripresa in atto. Gli arrivi dal Brasile, ad esempio, hanno toccato la cifra record di 550mila visitatori nei primi mesi del 2022, vale a dire la metà del totale dei turisti stranieri entrati in Argentina. Cifre agevolate anche dal tasso di cambio vantaggioso, per cui ristoranti, infrastrutture e mete di alto livello mantengono costi molto bassi. Altro dato da non trascurare: le carte di credito, come MasterCard e Visa, riconoscono il cambio di mercato. Per cui i turisti stranieri ora possono utilizzare la propria carta, raddoppiando il potere d’acquisto.
Il turismo, quindi, resta una delle risorse più importanti per una risalita dell’economia argentina, soprattutto per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro e flusso di valuta estera. E se l’anno che si sta per chiudere ha già riportato un buon numero di visitatori nelle mete più importanti del Paese, «nel 2023 – dice il ministro – l’obiettivo è superare i numeri pre Covid, con il turismo brasiliano come nostro principale mercato e partner. Tanto più che il Brasile ha deciso di raddoppiare le partenze settimanali per Buenos Aires e Mendoza». Si punta molto anche sui turisti uruguaiani e americani, specie i secondi, che hanno già mostrato di prediligere l’Argentina come meta di vacanze e hanno già superato le cifre precedenti alla pandemia.
In sintesi, nel 2022 oltre un milione di turisti provenienti da tutto il mondo ha scelto di andare in Argentina e Aerolíneas Argentinas sta per chiudere l’anno con più posti disponibili rispetto al periodo antecedente alla crisi, che aveva avuto pesanti riflessi sui tagli del personale delle compagnie aeree. Solo pochi mesi fa, infatti, Lucas Delfino, presidente dell’Ente del turismo della città di Buenos Aires, denunciava una ripresa del turismo ancora lenta per mancanza di i voli, auspicando un sollecito «ripristino della connettività aerea per il pieno recupero dei flussi turistici dell’Argentina».
Per quanto riguarda i collegamenti con l’Italia, secondo i dati diffusi da Aeropuertos Argentina 2000 il nostro Paese poteva contare su 14 voli settimanali nella prima metà del 2019. Tra giugno e luglio del 2022, si era già registrato un parziale recupero con 8 voli medi settimanali.
Un 2022 positivo anche per il turismo domestico: le ultime stagioni estive e invernali sono state le migliori degli ultimi 20 anni. E adesso addirittura i numeri stanno superando i livelli pre pandemia. Tutto sembra pronto, quindi, in Argentina per lanciare l’assalto ai Mondiali 2030. Soprattutto ora con la terza stella appena cucita sul petto.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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