C’è chi lo ha definito mattatore. Chi ha parlato addirittura di one man show. È stata senza dubbio da manuale la prima uscita pubblica di Salvatore Tuttolomondo, chief financial officer di Arkus Network, e vero perno di questo nuovo impero di calcio e travel. Siamo al Mondello Palace Hotel, nel capoluogo siciliano, dove si tiene la prima conferenza stampa dopo l’acquisizione del Palermo Calcio. Un’operazione effettuata tramite la controllata Sporting Network, a cui fa capo tra l’altro anche il Golf Club di Tarquinia in lizza per la Ryder Cup 2020.
La prima linea di Arkus è tutta schierata dietro i microfoni e in platea. Per la prima volta, insieme a Stefano Pistilli e Walter Tuttolomondo, c’è il fratello Salvatore, figura di cui per mesi si è parlato sottovoce e che oggi – nella sua Palermo, città d’origine di papà Antonino – scende in campo per dire la sua, togliendosi una serie di sassolini dalla scarpa: dalle questioni societarie alla decisione di Neos di chiudere i rapporti con Partours.
Operazione chiarezza anche riguardo alla proprietà di Arkus Network, che fa capo alla londinese Gepro Investment Partners e di cui Tuttolomondo snocciola nomi e partecipazioni, definendo il Gruppo come una holding “italo-inglese”, il cui core business è il turismo e l’obiettivo è raggiungere nel segmento travel i 200 milioni di euro di fatturato entro il 2020.
Nessun tabù neanche sui rapporti con le banche «che ci hanno assistito finora e sono disposti a sostenerci ancora».
Il cfo di Arkus non manca di accennare agli investimenti futuri in ambito turistico: «Realizzeremo i primi Best Italian Village, strutture esclusive a marchio Best Tours da sviluppare nel periodo 2020-2022». Squarciato anche il velo sulla prossima acquisizione, che nelle intenzioni di Salvatore Tuttolomondo sarà «il principale cruise operator italiano».