by Giulia Di Camillo | 16 Marzo 2020 13:33
Cassa integrazione in deroga per tutti, indennità ai lavoratori stagionali compresi quelli del settore turistico e sospensione del versamento dell’Iva (a partire dalla scadenza del 16 marzo[1]) anche a favore delle agenzie di viaggi e dei tour operator. Fino a un fondo per la promozione integrata del Paese e il caso Alitalia, con la costituzione di “una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta”.
Sono alcune delle misure contenute nel maxi decreto di marzo “cura Italia”, approvato a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e legato all’emergenza coronavirus, per cui il governo ha messo sul piatto 25 miliardi di euro. «Si tratta di un primo provvedimento per dare liquidità massiccia a famiglie e imprese – ha dichiarato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – Questo è solo un primo step, visto che ad aprile arriverà un nuovo pacchetto».
CASSA INTEGRAZIONE UNIVERSALE. Nelle oltre 80 pagine di bozza del testo, dove in prima battuta si va a rafforzare il sistema sanitario e di protezione civile, si annuncia lo stanziamento di 10 miliardi di ammortizzatori sociali e viene stabilita una cassa integrazione universale, che tocca anche alle imprese con meno di cinque dipendenti: il sussidio assicurerà fino a nove settimane di integrazione salariale e non si potrà andare oltre il mese di agosto.
Nel dettaglio, sono previsti 1,3 miliardi per la cig ordinaria e 338 milioni per la trasformazione in cigs. Altri 3,3 miliardi serviranno per l’estensione della cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compreso quello alberghiero. Per gli autonomi stanziati 600 euro di bonus.
CONGEDI AL 50% E INDENNITÀ AGLI STAGIONALI. A seguire, nel pacchetto vengono inseriti i congedi per i genitori (settore privato, iscritti in via esclusiva alla gestione separata e autonomi Inps) di figli sotto i 12 anni, a casa fino al 3 aprile per la chiusura delle scuole. L’indennità vale per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a quindici giorni ed è pari al 50% della retribuzione, con la possibilità di richiedere, per chi lo ritenesse necessario, voucher babysitter; nessun limite di età, invece, in caso di figli disabili e congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.
La condizione è che non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o in modalità di lavoro agile. E ancora, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli minori (12-16 anni) hanno diritto di astenersi dal lavoro per il periodo di chiusura delle scuole, senza indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Ai lavoratori dipendenti stagionali “del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione non titolari di pensione e di rapporto di lavoro dipendente – specifica il decreto legge – è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 600 euro”.
Arriva, poi, un Fondo per il reddito di ultima istanza: la misura prevede una forma di sostegno al reddito “per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10mila euro. Per sostenerli ci saranno 200 milioni per l’erogazione di un’indennità nel 2020”. Sarà il ministero del Lavoro a definire i criteri.
COSA ACCADE AL FISCO. Per le imprese più colpite dall’emergenza sanitaria, tra cui anche le adv e i t.o., i termini dei versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto in scadenza nel mese di marzo 2020 sono sospesi. I versamenti saranno effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, “in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato”.
Spazio anche a una proroga per tutti i contribuenti, non più selezionati in base alle filiere maggiormente colpite ma in base al fatturato, che sia entro i 2 milioni di euro o entro i 400mila euro. “I versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza il 16 marzo 2020 sono prorogati al 20 marzo 2020”, si legge nel decreto, dove viene introdotto, tra l’altro, un credito d’imposta del 60% degli affitti di marzo per gli esercenti di attività d’impresa di negozi e botteghe. L’obiettivo della misura è sostenere i lavoratori autonomi che pagano l’affitto ma sono stati costretti alla chiusura per rispettare le misure di contenimento adottate dal governo per frenare il contagio del coronavirus.
Il decreto rinvia al 30 giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che ricadono dall’8 marzo al 31 maggio 2020. È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva. Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo.
Potenziato il fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più e con garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati. In particolare il fondo vede ampliare e semplificare il suo raggio d’azione per i prossimi nove mesi, elevando ad esempio la garanzia massima per singola impresa a 5 milioni di euro.
Cassa depositi e prestiti garantirà, con uno stanziamento pubblico di 500 milioni, finanziamenti per un importo fino a 10 miliardi che le banche potranno rilasciare alle imprese colpite dall’emergenza.
RIMBORSI ANCHE PER I CONTRATTI DI SOGGIORNO. Si prevede che le disposizioni di cui all’articolo 28 del decreto legge 2 marzo 2020, n°9[2], relative al rimborso di titoli di viaggio e di pacchetti turistici, si applicano anche ai contratti di soggiorno, in modo da consentire anche qui le emissioni di voucher. Con la sospensione, su tutto il territorio nazionale, di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo sia pubblico sia privato, e la sospensione dell’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ricorre la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta in relazione ai titoli di accesso per quanto elencato sopra.
SEICENTO MILIONI PER L’AVIAZIONE E ALITALIA “DI STATO”. Incremento del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale di 200 milioni di euro per l’anno 2020. Più 600 milioni, per il solo 2020, a favore dell’intero settore dell’aviazione nazionale a compensazione dei danni subiti dalla diffusione del coronavirus, tra cui rientra anche Alitalia e la costituzione di una nuova società controllata dal Mef, con quest’ultimo che viene “autorizzato a partecipare al capitale sociale o a rafforzare la dotazione patrimoniale della nuova società anche in più fasi e anche per successivi aumenti di capitale o della dotazione patrimoniale, anche tramite società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta”.
PROMOZIONE PER L’ITALIA. Infine è stato istituito il Fondo per la promozione integrata, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno in corso e iniziative come realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale.
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