Art bonus, tax credit valido anche per le terme
La Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento dei deputati Edoardo Fanucci e Vanessa Camani che ha incluso le strutture termali tra i beneficiari del tax credit, che il decreto sull’Art bonus aveva inizialmente previsto per la riqualificazione solo delle strutture alberghiere.
La norma favorisce la realizzazione di piscine termali e l’acquisizione di attrezzature ed apparecchiature necessarie per lo svolgimento di tutte le attività termali, con un contributo massimo di 200mila euro.
«Con questo intervento – ha sottolineato Camani – le imprese termali potranno utilizzare un importante incentivo fiscale per riqualificare le proprie strutture alberghiere, gli stabilimenti e le attrezzature strumentali alle prestazioni termali, potendo così contare su uno strumento in più per poter competere in maniera vincente sui nuovi mercati. Si tratta di un fondamentale segnale di attenzione di governo e Parlamento nei confronti di un settore strategico per il turismo italiano».
«Aver posto il problema sia in sede parlamentare che presso il Mibact, che si è subito dimostrato attento e consapevole, ha consentito di evitare che si andasse incontro ad un percorso a due velocità tra terme ed alberghi, che del bonus beneficiano già da qualche anno, con effetti evidentemente paradossali. È un risultato – ha concluso Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme/Confindustria – che premia il nostro costante impegno nella concreta e legittima difesa degli interessi dell’industria termale del nostro Paese».
Le terme, oltre che presidi sanitari, rappresentano anche un importante segmento dell’offerta turistica di qualità diffuse su moltissimi territori (180 Comuni con stabilimenti termali e oltre 300 stabilimenti, con circa 360mila posti letto).