by Serena Martucci | 12 Febbraio 2019 7:00
Strutture avveniristiche, realizzate dagli archistar più famosi, in ogni parte del globo. Il 2019 sarà l’anno dell’arte contemporanea e chi ha intenzione di pianificare un viaggio per scoprire le meraviglie architettoniche del XXI secolo può appuntarsi queste date in agenda.
Il 28 marzo l’appuntamento è a Doha per l’apertura del National Museum of Qatar, atteso da tempo. L’edificio, realizzato dall’archistar francese Jean Nouvel è ispirato alla rosa del deserto e diventerà una delle mete culturali e architettoniche più importanti della città. Il museo sarà diviso in tre aree: gli inizi, con oggetti del periodo geologico prima degli insediamenti urbani, la “Vita in Qatar” e l’ultimo periodo della “Costruzione della nazione”.
In primavera è prevista anche la nuova succursale del Centre Pompidou che aprirà a Shangai, in Cina. Dopo dieci anni di tentativi falliti, finalmente la galleria verrà collocata in un’ala del nuovo West Bund Art Museum da 25mila metri quadrati con mostre che arriveranno direttamente da Parigi.
In estate l’attenzione è tutta su New York. Nella Grande Mela il famoso Museum of Modern Art (MoMA) aumenterà i suoi spazi espositivi del 30%, con spazi dedicati al design contemporaneo e al cinema, mentre ad aprile Chelsea, il quartiere artistico di Manhattan, è stato scelto come sede del nuovo centro artistico The Shed, struttura di otto piani a forma di fisarmonica, pronta a ospitare mostre, balletti, commedie e concerti.
A settembre verrà inaugurato a Berlino un nuovo importante complesso museale, l’Humboldt Forum, negli spazi ristrutturati del Palazzo Reale. Custodirà le collezioni d’arte etnica non europea e asiatica, un’esposizione permanente della storia della città e aree per esposizioni temporanee; sempre in autunno, a Vienna, verrà presentata la nuova sede distaccata da 1.700 metri quadrati dell’Albertina Museum: nell’edificio Künstlerhaus dove verranno esposte le 1.323 opere di arte contemporanea della prestigiosa Collezione Essl.
A fine anno, toccherà a Mosca tagliare il nastro del un nuovo gigantesco centro artistico della V.A.C Foundation, progettato da Renzo Piano in un’ex centrale elettrica nei pressi del Cremlino. La nuova struttura, di 20mila metri quadrati, ospiterà non solo opere artistiche ma anche un quartiere per residenze d’artista, un auditorium, una biblioteca e un bookshop.
Bisognerà invece attendere ancora un anno, il 2020, per poter finalmente passeggiare nelle sale del nuovo Grand Egyptian Museum (Gem) a due passi dalle alle Piramidi di Giza, la cui data di apertura è slittata ulteriormente. Ospiterà circa 50mila oggetti, ma soprattutto il famoso tesoro ritrovato nella tomba di Tutankhamon. Quello che è stato già ribattezzato come il “più grande museo archeologico del mondo”, dal costo stimato in un miliardo di dollari, darà alloggio anche a 28 negozi, 10 ristoranti, un centro conferenze e un cinema.
E in Italia? Nel 2019 dovrebbe finalmente aprire una delle stazioni più belle della metropolitana di Napoli, la stazione di piazza Nicola Amore, caratterizzata da una grossa cupola di vetro, pannelli retroilluminati che daranno la sensazione di passare dalla luce al buio e viceversa. Lo spazio, progettato dal celebre architetto Massimiliano Fuskas, permetterà di ammirare anche gli scavi archeologici dell’epoca romana ritrovati e, a detta dei progettisti, sarà come “fare una passeggiata nello spazio”.
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