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Assemblea Federalberghi:
tutto ciò che c’è da sapere

Bocca Santanchè Federalberghi da uff stampa Mitur

Bocca Santanchè Federalberghi

Sì alla city-tax introdotta a Venezia, perché alcune città sono musei a cielo aperto ed è giusto che si faccia pagare anche quel turismo mordi e fuggi che non lascia nulla sul territorio. No agli aumenti di 2 euro della tassa di soggiorno in occasione del Giubileo resi possibili dalla Legge di Bilancio, perché gli alberghi non sono un bancomat al servizio delle amministrazioni locali.

Sono due, tra le tante, posizioni ribadite dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, nella 74esima assemblea nazionale della federazione svoltasi nel fine settimana a Viareggio. Anche se è tornato il sorriso nell’hotellerie italiana, con 232 milioni di pernottamenti internazionali nel 2023 (+5,67%) per una spesa di 51,56 miliardi di euro, grazie soprattutto al mercato nordamericano, ci sono criticità e sfide che vanno affrontate con un buon gioco di squadra tra imprese private e referenti pubblici.

E proprio sullo stato di salute del turismo il ministro Daniela Santanchè, intervenuta all’assemblea, ha dichiarato: «Ci sono ottime aspettative per  l’estate 2024, grazie alla resilienza dimostrata dalle nostre imprese turistiche e siamo confidenti che sarà una stagione molto positiva per tutti, imprenditori, lavoratori del settore e, ovviamente, per i turisti».

Un’altra battuta in replica alla recente polemica sui ritardi negli aiuti alle micro imprese:  «Dopo la pandemia le imprese turistiche hanno sacrificato tutte le loro risorse per sopravvivere e noi del governo abbiamo già mostrato di essere al loro fianco e ci saremo con i fondi e con i bandi, perché le aziende hanno bisogno del nostro sostegno e non ci tireremo indietro».

E ancora: «E’ importante spendere bene le risorse del Pnrr e in questo ambito abbiamo messo a disposizione il Fri-Tur e il ministero del Turismo ha da poco pubblicato un nuovo avviso per parteciparvi e ottenere finanziamenti orientati a interventi di efficientamento energetico, sostenibilità e ammodernamento. Anche perché quello che dobbiamo fare per vincere la sfida del settore – ossia riportare l’Italia in cima al podio del turismo internazionale – è migliorare i servizi, la qualità e la formazione dei lavoratori del comparto».

Dal 1 al 31 luglio sarà quindi possibile utilizzare la piattaforma per accedere al Fri-Tur, per agevolare l’accesso al credito e agli investimenti di media dimensione da 500mila a 1 milione di euro per le Pmi del settore turistico. Il Fri-Tur, che prevede una riserva del 50% delle risorse per gli investimenti green e una riserva del 40% al Sud, è finalizzato a migliorare la qualità dei servizi  di ospitalità in relazione agli standard internazionali, attraverso il potenziamento delle strutture ricettive, e sostenere nuovi investimenti nella digitalizzazione e sostenibilità ambientali. La misura è rivolta alle imprese alberghiere, quelle del comparto fieristico, termale, congressuale e a stabilimenti balneari, porti turistici e parchi tematici.

Sulla Bolkestein Santanchè ha dichiarato in modo sibillino: «Ci sono i tavoli tecnici che stanno cercando di trovare una soluzione, facciamoli lavorare». Sulla tassa di soggiorno invece ha chiarito: «Credo che ci sia bisogno di uniformità, perché oggi la tassa è applicata solo su alcuni Comuni, e soprattutto che ci sia una proporzionalità, perché chi va in un albergo e spende 1000 euro a notte, è giusto che paghi di più rispetto a chi che ne paga 100».

Infine una battuta sugli eventi sportivi, che per il ministro «possono aiutare tantissimo il turismo, per destagionalizzare e decongestionare. E parlo anche di tipologìe come il mototurismo e cicloturismo che sfruttano i periodi di bassa stagione. Pensiamo poi  ai grandi eventi che possono contribuire ad incrementare il turismo alto spendente». Santanchè ha confermato l’organizzazione del G7 Turismo che si terrà a Firenze dal 13 al 15 novembre.

Dopo la parentesi istituzionale, all’assemblea degli albergatori sono stati rilanciati nuovi e vecchi problemi, primo fra tutti la gabella del contributo di soggiorno: «I politici – ha seccamente detto Bocca – continuano a non capire che la tassa di soggiorno non la paga il turista e dimenticano che i prezzi degli alberghi sono sempre un “tutto compreso”, per cui aumentare questa tassa è come incrementare l’Iva, ovvero un aumento del prezzo della stanza».

«Noi  – spiega Bocca – abbiamo dimostrato, in base a studi, che la spesa del turista l’albergo non incide mai più del 27%: ebbene, allora se c’è da pagare un contributo è bene che questo venga pagato da tutte quelle attività economiche che beneficiano del turismo, esattamente come a New York, dove c’è una city-tax nei negozi, nei ristoranti e negli alberghi».

LA SFIDA DELL’OVERTOURISM E LA CHANCE DEI GRANDI EVENTI SPORTIVI

E tra le sfide impellenti c’è il problema dell’overtourism sul quale il presidente di Federalberghi è stato esplicito: «L’ambiente rappresenta il presupposto per ogni attività turistica: un ambiente degradato significa una minore attrattività e, in definitiva, il tramonto di ogni possibile forma di accoglienza. Noi dobbiamo fronteggiare una fortissima concentrazione di turisti in pochi mesi e allora occorre destagionalizzare».

Per farlo, sottolinea Bocca, bisogna dare un motivo all’ospite per venire fuori stagione: «Ecco perché riteniamo che i grandi eventi sportivi possano portare un indotto turistico in periodi di spalla. Basti pensare a ciò che hanno prodotto la Ryder Cup di golf, le Nitto Atp Finals a Torino e quello che produrranno le imminenti Olimpiadi di Milano-Cortina anche in termini di nuove infrastrutture. Tutto questo, ovviamente, continuando a contrastare il diffondersi di attività ricettive irregolari e irrispettose, che invece di produrre ricchezza e lavoro finiscono col penalizzare gli operatori regolari e creare illegalità e desertificazione dei centri storici».

Significativo, in tal senso, il passaggio sui portali di prenotazione e sulle Ota in genere, nella relazione che Bocca ha letto in assemblea: «I portali di prenotazione hanno cambiato il modo in cui le imprese alberghiere operano e si relazionano con i propri clienti. Se da un lato offrono opportunità di visibilità e accesso a una vasta base di clienti, dall’altro rappresentano anche una sfida significativa per la redditività delle imprese, attraverso commissioni elevate e una maggiore pressione sui prezzi».

«Non siamo pregiudizialmente contrari a questa tipologia di operatori – ha detto Bocca – con i quali cerchiamo, e in molti casi otteniamo, collaborazione per promuovere le nostre strutture in tutto il mondo. Ma siamo intransigenti nella lotta a ogni abuso nei confronti delle nostre imprese e finalmente se ne vedono i risultati: nel 2023 si sono registrati significativi avanzamenti anche in materia di equità fiscale nella competizione tra strutture ricettive e locazioni brevi».

I numeri: «Airbnb ha versato al fisco italiano 576 milioni di euro per chiudere il contenzioso relativo al mancato pagamento della cedolare secca sugli affitti brevi. Un analogo accordo è stato raggiunto da Booking.com, che ha pagato 94 milioni di euro per sanare la mancata applicazione dell’Iva sulle commissioni che il portale richiede alle locazioni brevi».

PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE REGOLE CHIARE E UNA “BUSSOLA UMANA”

Nella lunga relazione di Bocca non poteva certo mancare un riferimento all’Intelligenza artificiale: «Può aiutarci a farci scegliere dai clienti, ma potrebbe anche essere utilizzata per condizionare le loro decisioni, limitandone la libertà di scelta. Inoltre, occorre sempre tener presente quanto sia fondamentale garantire la protezione dei dati e della privacy degli ospiti. Questo manuale contiene, oltre all’analisi di scenario, una rassegna concreta di applicazioni che possono aiutare le imprese a migliorare le proprie performance. Alcune sono futuribili, altre sono già disponibili sul mercato».

«La nostra bussola – precisa Bocca – rimane sempre l’intelligenza umana, emotiva e relazionale, grazie alla quale continuare a garantire l’essenza del servizio alberghiero, fatto dalle persone per le persone. Se sapremo mantenere la nostra identità, rimanere “speciali”, l’Intelligenza artificiale farà cose speciali per noi, altrimenti farà cose uguali per tutti. Semplice automazione».

«Se quindi insieme dovremo chiedere – e lo abbiamo già fatto a livello europeo – una disciplina in grado di prevenire gli abusi delle grandi aziende a discapito del mercato e dei consumatori, dall’altro occorre investire in tecnologie e in formazione degli addetti per evitare che le innovazioni spingano fuori dal mercato frange importanti del settore».

CONCESSIONI BALNEARI: GARE SUBITO E INDENNIZZI PER CHI HA INVESTITO

Sull’altro tema d’attualità, le concessioni balneari, Bocca è stato fin troppo esplicito: «Siamo andati tante volte a Bruxelles per trovare una quadra, ma l’Ue non transige e allora si facciano le gare, studiando però una sorta di indennizzo per quei concessionari che hanno investito e le perdono. E poi dobbiamo fare chiarezza: un conto sono le cosiddette spiagge stand alone, un conto quelle legate a un’altra attività commerciale che si svolge su un suolo privato, come gli alberghi. Noi oggi stiamo facendo una specifica battaglia su quest’ultima tipologìa di spiagge ed  è un tema che riguarda soprattutto alcune zone d’Italia come il Veneto e la Romagna».

Al termine dell’evento, che ha visto la partecipazione di quasi 450 albergatori, il messaggio forte dell’hotellerie italiana verte comunque su alcune istanze ben note e ritenute irrinunciabili per rimanere competitiva e proattiva negli investimenti che vanno comunque fatti: riduzione della pressione fiscale, con diminuzione delle tasse sugli immobili per alleviare il carico sulle imprese; potenziamento del credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive; revisione delle norme obsolete che limitano la capacità degli alberghi di ampliare l’offerta, ad esempio la ristorazione per clienti non alloggiati; un concreto contrasto dell’abusivismo nel settore turistico, implementando misure efficaci per prevenire e reprimere pratiche illegali.

La foto è stata inviata dall’ufficio stampa del Mitur.
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