L’Italia ha confermato il proprio ruolo di leader dell’aviazione civile ricevendo 151 voti su 170 votanti nelle elezioni per il Consiglio dell’Icao, l’International Civil Aviation Organization che fa capo all’Onu, prima tra le Nazioni europee e terza in tutto il mondo, dopo Brasile e Usa. I 36 Stati che faranno parte del Consiglio dovranno designare, mese di novembre, il presidente per il triennio 2023-2025 che potrebbe essere italiano con la riconferma dell’attuale numero uno Salvatore Sciacchitano.
Nello specifico, durante la 41ª Assemblea generale dell’organismo, a Montréal (Canada), si sono svolte le elezioni del Consiglio, l’organo esecutivo, composto da 36 membri, suddivisi in tre fasce che, per categoria di rilevanza, rappresentano i Paesi con una significativa storia industriale aeronautica e un’incisiva politica del trasporto aereo, al quale assegnare la missione di governo per il successivo triennio.
Nella prima votazione per la prima fascia, composta da 11 Paesi, è risultata esclusa la Russia: ha ottenuto 80 voti e non ha quindi raggiunto il quorum di 86 voti su 170.
«Essere confermati nella governance mondiale dell’aviazione con un riconoscimento così ampio è motivo di grande orgoglio – ha commentato il presidente Enac, Pierluigi Di Palma – Il trasporto aereo è un ecosistema e come tale, per il suo funzionamento, ha bisogno del contributo di tutti i Paesi, senza lasciarne indietro nessuno. Il futuro ci chiama a consegnare un mondo migliore alle nuove generazioni: per l’aviazione civile si tratta di un mondo decarbonizzato, come previsto dagli obiettivi dell’Icao entro il 2050; un mondo in cui le nostre attività siano riconciliate con l’ambiente; un mondo nuovo e innovativo che ci proietta verso la mobilità aerea avanzata con il trasporto intermodale di passeggeri e merci, al servizio dei cittadini; un mondo allargato all’aerospazio e ai voli suborbitali. L’Italia è pronta per queste sfide».
L’elezione in prima fascia è una riconferma dell’autorevolezza, nel settore aereo internazionale, dell’Italia e del lavoro svolto dall’Enac, dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e dalla delegazione italiana che rappresenta permanentemente il nostro Paese presso Montréal, sede dell’Icao.