Assicurazione, ai giovani piace “embedded”: indagine Bcg

Assicurazione, ai giovani piace “embedded”: indagine Bcg
02 Luglio 11:49 2024 Stampa questo articolo

Le assicurazioni integrate stipulate su piattaforme tecnologiche ad hoc sono sempre più richieste. Secondo un report realizzato da Boston Consulting Group, Bcg, le nuove generazioni – vera sfida del turismo organizzato – sembrano essere quelle maggiormente aperte all’innovazione.

I Millennial e la Gen Z sono noti come consumatori “point-and-clic”, preferiscono processi d’acquisto semplici e rapidi, specialmente quando si tratta di prodotti assicurativi: non vogliono investire ore leggendo documenti complessi o interagendo ripetutamente con un agente per acquistare una polizza, cercano invece immediatezza e trasparenza, prediligendo il formato digitale.

Inoltre, non vogliono preoccuparsi dell’assicurazione quando acquistano beni o servizi, ma desiderano che sia inclusa o comunque disponibile al momento dell’acquisto: si parla, a questo proposito, di polizze “embedded”. Un trend, questo, confermato dai numeri: secondo un sondaggio realizzato a livello globale proprio da Boston Consulting Group l’84% della Gen Z e il 75% dei Millennial hanno dichiarato che acquisterebbero un prodotto embedded insurance, contro il 59% della Gen X e il 46% dei Boomer.

Sempre dalla stessa indagine emerge che i settori in cui l’assicurazione integrata sarebbe maggiormente auspicabile dalle giovani generazioni sono l’automotive e il travel: in media il 30% delle giovani generazioni acquisterebbe volentieri polizze assicurative integrate direttamente nel processo di vendita e manutenzione delle automobili, e assicurazioni di viaggio come parte integrante del pacchetto di servizi forniti dalle travel agency.

Se parliamo dei viaggi, viste anche le numerose incognite del travel, ormai da tempo è diffusa la tendenza a comprare un’assicurazione contestualmente all’acquisto dei biglietti per i viaggi in treno o in aereo, oltre che per le prenotazioni di alloggi. Si stima che il mercato globale dell’embedded insurance nei viaggi e nell’hospitality conoscerà un incremento di circa il 97% in sette anni, passando da 18,8 miliardi di dollari del 2023 a 37 entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 9,67%.

«Questi dati evidenziano come in un mondo sempre più connesso e digitale, l’embedded insurance sia diventata una necessità, sia per le giovani generazioni, migliorando l’esperienza utente, sia per le compagnie assicurative, dimostrandosi la strada migliore da perseguire per evolversi e rimanere competitive», ha commentato Tommaso Giovannini, practice manager insurance di Mia-Platform, tech company italiana specializzata nella creazione e accelerazione di piattaforme e applicazioni digitali anche in ambito insurance.

Ma non è tutto. Secondo EY, i canali integrati costituiranno oltre il 30% di tutte le transazioni assicurative entro il 2028. In particolare Gen Z e Millennial, che risultano essere anche le generazioni più aperte all’innovazione, preferiscono un’esperienza di acquisto più fluida.

Rimane tuttavia aperta una grande questione, ossia se il settore assicurativo, per la maggior parte ancora legato a sistemi informatici tradizionali, è realmente pronto per questo cambiamento: secondo una ricerca di McKinsey del 2022, l’81% degli assicuratori aveva meno del 25% dei propri sistemi su cloud pubblico, fondamentale per l’embedded insurance. È dunque necessario che le compagnie stabiliscano innanzitutto processi operativi digitali che consentano loro d’integrarsi con il rivenditore nella maniera più rapida possibile: «È fondamentale che il portale del rivenditore sia integrato con i sistemi della compagnia assicurativa – prosegue Giovannini – Per poter fare ciò nel modo più efficiente possibile occorre avere un modello operativo digitalizzato che permetta di ottimizzare il processo di integrazione».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa Espresso Communication

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