Tra le sfide che attendono la filiera dei viaggi organizzati, non ci sono soltanto polizze legate a viaggi e soggiorni con nuove tutele sanitarie, ma anche gli ombrelli da aprire in caso di fallimento o insolvenza delle imprese di viaggi. Eventualità – queste – che proprio dopo un anno e mezzo di fermo operativo dovuto al Covid-19 sono molto più concrete di una volta.
Che fare oggi alla luce della pandemia? Come si interroga su queste ipotesi il mondo assicurativo? Christian Garrone, responsabile trade di I4T, spiega: «Esistono due tipologie di polizze. Le coperture contro l’insolvenza dei fornitori dell’agenzia, come i vettori aerei, e le polizze obbligatorie contro insolvenza e fallimento che tutti gli organizzatori di pacchetti turistici devono possedere. Per quanto concerne il fallimento dei fornitori, I4T è tra i pochissimi player del mondo assicurativo a proporre una specifica copertura contro l’insolvenza del vettore aereo, inclusa nelle polizze medico/bagaglio e medico/bagaglio/annullamento della linea Platino, disponibili sul nostro nuovo portale agenti».
«Parallelamente – prosegue – una delle questioni più delicate riguarda il rinnovo 2021 delle polizze obbligatorie contro fallimento e insolvenza per gli organizzatori di pacchetti turistici, quindi t.o. e adv. Normalmente la valutazione del premio di queste polizze è direttamente legata all’analisi della solidità dell’impresa, sulla base del bilancio e dell’andamento del mercato. Ebbene: la pandemia ha azzerato tutti i parametri di riferimento, a cominciare dai bilanci di molte aziende, e ha innalzato drasticamente il profilo di rischio. Nel breve termine ci aspettiamo quindi un irrigidimento delle compagnie, che potrebbero scegliere di non assumersi il rischio o di aumentare il premio di queste polizze a scapito degli operatori. È quindi necessario prevedere strumenti adeguati al nuovo contesto di riferimento che garantiscano la continuità della copertura, senza incidere in modo eccessivo sui costi, soprattutto nel caso delle agenzie più piccole. Una soluzione che stiamo già adottando per i rinnovi, maggior parte dei quali è prevista al 30 giugno e al 31 dicembre, è quella di basarci su una media matematica tra i dati del bilancio 2019 e quelli del 2020, auspicando un trend di graduale ritorno alla normalità, come lasciano intendere i dati del booking».
A tal proposito, a maggio e giugno I4T ha registrato un volume pari al +140% di polizze emesse nel 2019, segno che c’è grande attenzione alle assicurazioni di viaggio, con particolare riferimento alle coperture contro l’annullamento, a fronte di un fatturato inferiore sulla destinazione Italia.
La questione è delicatissima per Daniela Panetta, direttore commerciale di Ergo Assicurazione Viaggi: «È difficile dare una risposta operativa, anche perché non abbiamo la polizza fallimento. La riflessione sul tema che mi sento di dare potrebbe essere relativa alla necessità da parte dello Stato di tornare al vecchio fondo di garanzia, a cui contribuivano tutti in proporzione, e che in qualche modo garantiva una copertura di massima. È anche vero che gli imprenditori dovrebbero comunque essere responsabili nei confronti dei propri clienti e l’esistenza di un fondo di garanzia non deve essere una scusa per politiche di business scellerate».