È una vera e propria denuncia di stallo quella lanciata da Assocamping-Confesercenti in una nota inviata al governo dove si sottolinea che “le misure a sostegno del turismo non sono ancora state varate e dei protocolli sanitari per affrontare le riaperture non si conosce ancora nulla.”
«Tutti incollati alla televisione ad ascoltare il discorso del premier – dichiara la presidente di Assocamping Confesercenti, Monica Saielli – che per l’ennesima volta ha profondamente deluso le nostre aspettative. Nulla di preciso è stato detto sugli aiuti specifici per il turismo, nulla è stato detto in riferimento a una data presunta di apertura di campeggi e villaggi turistici. E il Dpcm sulla Fase 2 continua a prevedere sospesa l’attività di campeggi e i villaggi turistici».
«Il turismo è il settore che per primo ha sofferto, che per ultimo si riprenderà e che in questo momento è completamente azzerato. Fatturati nulli ormai da due mesi, prenotazioni cancellate, casse vuote e mille incognite per il futuro stanno mettendo a repentaglio la tenuta delle nostre imprese – spiega il presidente di Assocamping – Con quali aspettative e su quali premesse possiamo ragionare su un’eventuale apertura? Brancoliamo nel buio perché ancora non conosciamo date di apertura, protocolli sanitari, misure a sostegno».
«Senza l’istituzione di un fondo di emergenza per il turismo – continua Saielli – che faccia arrivare nelle casse delle imprese turistiche denaro, e non credito d’imposta, assisteremo alla morte di tante aziende. Servono contributi a fondo perduto, credito d’imposta sui canoni di locazione esteso anche alle strutture ricettive, moratoria di ogni forma di finanziamento a 18 mesi, sospensione dei canoni demaniali, esenzione di Tari e Imu, sgravi contributivi per nuove assunzioni. Quando avremo contezza che le nostre istanze sono state accolte? E’ una situazione di incertezza che non può essere retta un giorno in più».