Claudio Albonetti, presidente nazionale di Assohotel, invita le Ota a rispettare le leggi italiane in materia di rimborsi. «Il settore ricettivo, già pesantemente colpito dall’emergenza coronavirus, deve in questi giorni difendersi anche dall’arroganza e dalla mancanza di sensibilità di alcune Ota – dice Albonetti – Numerose sono le situazioni nelle quali, invocando la causa di forza maggiore, le più rilevanti agenzie di prenotazione online stanno forzando la mano o, peggio ancora, prendendo decisioni unilaterali per ottenere la restituzione da parte degli alberghi di importi già versati su prenotazioni effettuate con clausole di non rimborsabilità».
Il presidente dell’associazione delle strutture ricettive alberghiere di Confesercenti dichiara di aver evidenziato al governo, sin dall’inizio della crisi, «il rischio che un ulteriore choc dovuto alla restituzione di caparre e importi già versati avrebbe comportato all’intero sistema delle imprese ricettive, già a corto di liquidità, visti i fatturati azzerati. Una valutazione condivisa dal governo che, proprio per questo, ha previsto nel decreto cura Italia la facoltà per le strutture ricettive di rimborsare i contratti di soggiorno con l’emissione di un voucher della durata di un anno».
«La decisione non può quindi assolutamente competere alle sole Ota, che devono desistere immediatamente dal procedere con rimborsi decisi unilateralmente. Per questo – conclude Albonetti – chiederemo al governo di convocarle: anche i grandi portali internazionali, che operano stabilmente nel nostro Paese e che ricevono ingenti profitti da prenotazioni e soggiorni effettuati nei nostri alberghi, devono rispettare la legge italiana».