Astoi-Fto a Franceschini: “Aprire subito tavolo di crisi”
Un tavolo di crisi permanente, da convocare subito, per analizzare la situazione e aiutare le imprese del turismo. È questa la richiesta avanzata in una lettera aperta al ministro per i Beni Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini pubblicata sul Corriere della Sera, dai firmatari del Manifesto per il Turismo Italiano, Astoi Confindustria Viaggi e Fto.
L’emergenza coronavirus, lo stop ai voli e il blocco ai movimenti – si legge nella missiva – stanno mettendo in ginocchio il turismo e gli eventi in Italia. Per questo, “chiediamo, a gran voce, interventi urgenti e mirati, a partire dal sostegno immediato al mancato reddito, a fondo perduto. Un sos inascoltato”.
Come ricordano i firmatari, il settore del turismo “nel nostro Paese conta 75mila addetti: un’immensa platea per la quale il suo dicastero ed il governo non hanno ancora assunto provvedimenti significativi. Un giro d’affari di oltre 20 miliardi di euro e 13mila aziende, l’architrave su cui poggia tutto il settore turistico”.
“Nel vostro silenzio – prosegue la lettera – già a giugno sarà a fortissimo rischio il lavoro di 50 mila persone, con tutte le conseguenze per le loro famiglie e con un danno enorme per l’economia, l’occupazione e la società italiane”.
Senza contare il pericolo per cui “gli operatori esteri del settore – dei quali altri governi europei si sono occupati con generosità e lungimiranza – sono pronti ad approfittare di questa industry del made in Italy, accaparrandosi business e risorse di imprese sane, ma ora in ginocchio”.