Astoi, il cerchio di Ezhaya:
«Il turismo è tonico»

by Fabrizio Condò | 3 Maggio 2023 7:00

Il travel è «molto tonico» in tutte le sue forme e quindi anche nel canale del turismo organizzato. Nella nuova rubrica social dal titolo “Il Cerchio“, dedicata ai temi di attualità e di interesse per il settore, il presidente di Astoi, Pier Ezhaya, analizza i trend della domanda registrati in occasione della Pasqua e dei Ponti di primavera. «Sono stati la prima finestra turistica del 2023 e ci forniscono importanti indicazioni – sottolinea Ezhaya – I volumi raggiunti si sono molto avvicinati a quelli del 2019, che fecero registrare risultati record grazie al calendario favorevole, che aveva collegato la Pasqua con i ponti di fine aprile, creando il famoso neologismo di Ferraprile».

Ma quali sono state le mete preferite degli italiani in questo spicchio primaverile? «Molti in Egitto, sia sul Mar Rosso, che per visitare la parte più culturale con la navigazione sul Nilo. Poi Capoverde, le Maldive e sul lungo raggio segnali positivi anche dal Giappone e sugli Stati Uniti. Molto importanti anche i risultati messi a segno dall’Europa, Islanda e Norvegia in testa. Risultati ragguardevoli anche sulle crociere, una tipologia di vacanza molto amata dagli italiani. Bene anche i viaggi studio, che però realizzano i propri volumi a prescindere dalle festività primaverili».

La vacanza ha assunto un grande significato nel post pandemia. «Si è rivelato come un fenomeno di tendenza molto solido: la vacanza è diventato un bisogno incomprimibile, un ristoro psicofisico irrinunciabile, pure se l’inflazione ha fortemente colpito il margine di manovra della spesa degli italiani. Anche nel turismo sono aumentati i prezzi dei servizi, a causa del caro energia, basti pensare alle strutture alberghiere e soprattutto ai voli, però gli italiani non rinunciano a quella che è diventata una vera e propria necessità. Aggiustano il tiro sulla distanza delle destinazioni, sulla durata del viaggio, accettano compromessi sulla struttura alberghiera, ma non rinunciano a uno strumento indispensabile per moderare lo stress quotidiano e per ripartire al rientro con rinnovata energia».

Tutte ottime notizie, insomma. «Sì, il comparto aveva sofferto più di altri durante la pandemia e finalmente inizia a tirare il fiato. Infatti anche l’outlook sulle imminenti partenze estive è molto incoraggiante. È evidente che qualcosa sta cambiando: le imprese turistiche si occupano sempre di sogni e di regalare momenti felici ai clienti, ma oggi assumono anche un ruolo sociale, perché viaggiare fa bene al corpo ma soprattutto alla mente e ci aiuta a digerire le storture della vita».

Quanto durerà ancora questo fenomeno? «Sicuramente per il 2023 e probabilmente anche più avanti. Poi dovremo, considerando i cambiamenti repentini che la società ci impone di accettare. Intanto le imprese turistiche passano all’incasso dopo due anni di dieta ferrea».

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