Legambiente ha assegnato ad Astoi l’Oscar dell’ecoturismo. Un riconoscimento conferito all’associazione italiana dei tour operator – nel corso della fiera “Fà la cosa giusta” svoltasi a Milano – per l’impegno attivo contro la diffusione delle specie aliene, ovvero l’inserimento quasi sempre volontario di piante e animali esotici in habitat a loro estranei.
Secondo dati certificati il mezzo di trasporto preferito delle specie aliene è il bagaglio del viaggiatore. Semi, piante, insetti, animali vari originari di Paesi molto lontani e con habitat differenti possono diffondersi in ogni parte del mondo approfittando del “passaggio” fornito dal bagaglio del turista talvolta inconsapevole, nascosti in prodotti e souvenir di origine naturale come bulbi, frutta, oggetti in legno o addirittura nei vestiti, nelle calzature e nelle attrezzature sportive.
Oppure, possono essere volontariamente introdotti come esotici animali da compagnia o come piante ornamentali che abbiamo scoperto in vacanza. In realtà, questi comportamenti possono contribuire ad alimentare la diffusione di specie aliene, un fenomeno ritenuto la seconda causa di perdita di biodiversità nel mondo, potenzialmente rischioso per la salute delle persone e sicuramente costoso per le tasche dei cittadini.
Negli ultimi 30 anni, in Europa, le specie aliene sono arrivate a 12mila con un incremento numerico del 76%, mentre in Italia sono oltre 3mila con un incremento del 96%.
«L’adesione di Astoi al progetto Life Asap, che mira ad aumentare la consapevolezza e la partecipazione attiva dei cittadini sul problema delle specie aliene invasive – ha spiegato il responsabile di Life Asap per Legambiente, Stefano Di Marco – è molto importante per il raggiungimento del nostro obiettivo. L’impegno dell’associazione per diffondere una corretta informazione agli operatori del settore e ai turisti è fondamentale per frenare un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più importanti per la tutela della biodiversità e con pesanti ricadute sui settori sanitario e socio-economico. La perdita di biodiversità e la minaccia di specie aliene invasive devono essere considerate parte dello stesso problema. Per fermare questo fenomeno i professionisti del turismo hanno un ruolo importante da svolgere: contribuire a proteggere il nostro ambiente».
Sulla condivisione di questa vera e propria missione a tutela delle biodiversità e a sostegno dei settori sanitario e socio-economico si è soffermato anche il presidente di Astoi, Nardo Filippetti: «La sostenibilità ambientale è un tema caro alla nostra associazione, che ha aderito con entusiasmo e convinzione a Life Asap, impegnandosi a diffondere tra i propri associati informazioni sui contenuti e sulle finalità del progetto. L’obiettivo è quello di coinvolgere i tour operator soci, per far sì che gli stessi contribuiscano a questa importante causa, informando e sensibilizzando i propri clienti attraverso i rispettivi mezzi di comunicazione».
Ma non sono solo i bagagli il vettore per la diffusione delle specie aliene. Oggi, con l’aumento degli scambi commerciali e dei viaggiatori in tutto il mondo, gli alieni potenzialmente pericolosi viaggiano in molti modi: aerei, navi, correnti marine o anche container.
Inoltre, l’attività informativa prevista dalla campagna Informati, pensa, viaggia del progetto Life Asap, svolta negli aeroporti, ha evidenziato quanto la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno specie aliene tra la maggior parte dei viaggiatori siano scarse, nonostante proprio il turismo sia considerato il principale responsabile della diffusione di specie aliene nelle zone remote del mondo, come ad esempio le isole oceaniche e i Poli.