È stato rivendicato da al-Shabaab, gruppo terroristico qaedista della Somalia, l’attentato all’albergo di lusso DusitD2 Hotel di Nairobi, capitale del Kenya, che ha causato 15 morti accertati, tra cui anche un cittadino americano, e almeno 30 feriti.
Nel primo pomeriggio di martedì 15 gennaio, l’assalto all’albergo frequentato da turisti e uomini d’affari, soprattutto business traveller kenyoti e indiani. Un commando di uomini armati a bordo di un’auto ha sfondato il checkpoint del centro commerciale Westlands – che ha l’hotel al suo interno – e ha cominciato a sparare. La polizia ha spiegato che si è trattato di un attacco coordinato e tra i morti ci sarebbe anche un kamikaze che si è fatto esplodere nel foyer dell’albergo proprio per aprire la strada agli altri attentatori.
L’assedio all’interno della struttura è durato diverse ore e le forze dell’ordine hanno liberato tutti gli ostaggi. Sul posto sono intervenuti anche agenti delle forze di sicurezza statunitensi e britanniche, secondo un giornalista della Bbc.
Il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha annunciato la conclusione delle operazioni con oltre 700 persone liberate: «Le forze di sicurezza keniane hanno ucciso tutti gli estremisti islamici che hanno assaltato l’albergo di Nairobi e l’area commerciale circostante strappando 14 vite innocenti».
Secondo le autorità kenyote l’obiettivo dell’attacco dei miliziani islamisti di al-Shabaab all’hotel DusitD2 era una conferenza alla quale avrebbero dovuto partecipare dei cittadini statunitensi.
Non ci sono aggiornamenti sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina. L’Unità di Crisi, contattata telefonicamente, spiega che l’avviso pubblicato al momento dell’attacco è stato rimosso perché si è conclusa l’operazione di polizia nell’albergo.
Attraverso il Safety and communication centre, Kenya tourism federation (Ktf) ha rassicurato cittadini e turisti sull’efficienza degli interventi di polizia nell’area interessata: “Le forze di sicurezza hanno agito velocemente, determinate e ben sincronizzate, così in pochi attimi la situazione è tornata sotto controllo”.
L’ente del turismo ha avvertito che tutti i mezzi di trasporto funzionano normalmente, a Nairobi e a Mombasa, aeroporti e i collegamenti ferroviari compresi. Lo stesso vale per i circuiti turistici che operano nel Paese. Kenya tourism federation fornisce aggiornamenti sull’account Twitter @ktf_kenya attraverso il quale sta attualmente rilanciando le notizie internazionali sull’accaduto.