Aumento dell’Ires, lettera al governo da Federterme
Federterme, con il suo presidente Massimo Caputi, scende in campo contro l’aumento dell’Iva. In una lettera inviata al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia Roberto Gualtieri, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, scrive quanto segue: «Apprendo con grande preoccupazione che il governo, con le modifiche appena proposte al progetto di Legge di Bilancio per il 2020, intende aumentare di tre punti percentuali, per di più anche con efficacia retroattiva, l’aliquota prevista dall’art. 77 del testo unico delle imposte sui redditi anche per i titolari di concessioni per lo sfruttamento di acque minerali»
L’aumento dell’Ires, sottolinea la federazione, aggraverebbe ulteriormente la pressione fiscale su aziende che sviluppano fatturati che in media non superano i 2,5 milioni di euro, senza produrre un incremento apprezzabile del gettito.
La disposizione, se approvata, «colpirebbe in modo indebito e ingiustificato il settore termale, assestando un durissimo colpo ad economie territoriali già provate dalla crisi di questi anni», si legge nella nota.
«Chiediamo – conclude Caputi – di escludere le acque minerali dal campo di applicazione della norma».