Dopo anni di battaglie da parte delle popolazioni aborigene dell’Australia è arrivata, infine, la conferma della chiusura di Ayers Rock (conosciuto anche come Uluru) ai turisti. Dal 25 ottobre 2019, infatti, sarà vietato salire o arrampicarsi sull’Uluru, il più famoso massiccio roccioso dell’Australia.
La decisione è stata effettuata dal Parco nazionale australiano Uluru-Kata Tjuta proprio perché il massiccio, alto 348 metri, è considerato un luogo sacro dagli aborigeni. L’accesso ad Ayers Rock, una delle destinazioni più famose del Continente, è stato vietato anche per evitare i numerosi incidenti che sono avvenuti nel corso egli anni. Secondo il quotidiano inglese The Guardian, infatti, dagli anni Cinquanta ad oggi sono morte durante la scalata almeno 37 persone. L’ultima in ordine di tempo sarebbe quella di un turista giapponese di 76 anni, avvenuta lo scorso luglio.
Sono nel 2018 il parco è stato visitato da 395.338 turisti – il 20% in più dell’anno precedente – e di queste, l’87% sono salite fino in cima al monte sacro.
Proprio in previsione dell’imminente chiusura, quindi, molti turisti stanno approfittando degli ultimi mesi a disposizione per poter visitare Ayers Rock. Sui giornali australiani, infatti, vengono ripresi numerosi post e foto dai social network che mostrano centinaia di turisti in coda lungo le vie di ascesa alla vetta dell’Uluru.